Crisi del mattone bergamasco:
«Immobili a prezzi fuori mercato»

Il mondo del mattone va male, in controtendenza rispetto alla Lombardia, dove l'immobiliare torna a crescere. Le ragioni della crisi? «Spesso i proprietari non hanno fretta di vendere, e mettono su piazza i loro immobili con richieste fuori mercato».

Il mondo del mattone bergamasco va male, in controtendenza rispetto alla Lombardia, dove l'immobiliare torna a crescere. Commenta i dati di Unioncamere Giuliano Olivati, presidente Fiaip Bergamo (Federazione italiana agenti immobiliari professionali).

«Con il volume d'affari del settore delle costruzioni sempre stagnante (-0,4% su base annua) anche il settore immobiliare della nostra provincia sconta le difficoltà strutturali del comparto con un calo a -9,4% su base annua del giro d'affari, in netto peggioramento rispetto al -0,4% dello scorso trimestre, mentre in Lombardia l'immobiliare si sta riprendendo (+1,8% dopo il precedente -0,8%)», spiega Olivati.

Le ragioni della crisi del mattone bergamasco? A prima vista sembrano paradossali: «La nostra provincia sconta la sua considerevole ricchezza consolidata nel patrimonio immobiliare delle famiglie», commenta il presidente Fiaip Bergamo. «Spesso i proprietari non hanno fretta di vendere, e mettono su piazza i loro immobili con richieste fuori mercato».

Per fare ripartire il settore è necessario adeguarsi al calo medio dei valori del 20-30% rispetto ai picchi del 2007, ma serve anche «la ripresa dell'erogazione dei mutui da parte delle banche e la stabilizzazione occupazionale del mercato del lavoro». Insomma, lo dice anche l'esperto, se le case non si vendono è perché costano troppo.

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