Vodafone a rischio cessione
Bergamo coinvolta, venerdì sciopero

Compare anche Bergamo nella lista delle città in cui il personale Vodafone rischia di essere ceduto ad altra società. Contro quest'operazione, Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato per venerdì uno sciopero nazionale dell'intera giornata.

Compare anche Bergamo nella lista delle città in cui il personale Vodafone rischia di essere ceduto ad altra società, in una fase di esternalizzazione che riguarderà 325 lavoratori in tutt'Italia. Contro quest'operazione, che l'azienda intende rendere operativa a partire da luglio, Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato per venerdì 20 maggio uno sciopero nazionale dell'intera giornata. Dalle 9.30 di venerdì mattina si terrà una manifestazione nazionale davanti agli uffici Vodafone di via Caboto 15 a Corsico.

Il colosso multinazionale di telefonia fissa e mobile Vodafone, la cui sede locale in Italia si trova ad Ivrea, ha annunciato di voler trasferire il ramo d'azienda che si occupa di manutenzione e implementazione della propria rete ad Ericsson Telecomunicazioni spa. Le attività di questo ramo d'azienda sono svolte da personale al lavoro anche a Bergamo (si tratta di dieci persone, di cui cinque sarebbero esternalizzate in prima battuta), oltre che ad Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Bolzano, Cagliari, Chieti, Catania, Catanzaro, Firenze, Genova, Milano, Novara, Palermo, Padova, Parma, Pozzuoli, Roma, Salerno, San Vitaliano (NA), Trento, Torino, Trieste, Udine, Venezia, Verona.

Ad essere esternalizzati potrebbero essere i tecnici delle cosiddette «field operation»: si tratta di chi cura la manutenzione e implementazione della rete Vodafone. «Quello che ci stupisce è che mentre da una parte Vodafone presenta la propria candidatura con altri operatori per la costruzione la rete di nuova generazione - commentano i sindacati -, dall'altra esternalizza la rete che ha già, insieme ai lavoratori che la curano».

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