Federconsumatori: inflazione alta
La soluzione deve essere politica

Anche questo mese la variazione dei prezzi al consumo a Bergamo è superiore alla media lombarda e italiana. Si tratta di un primato di cui faremmo volentieri a meno e che vorremmo fosse analizzato e affrontato dai nostri amministratori con la dovuta determinazione.

A preoccupare maggiormente, visto il valore degli aumenti, sono le spese di cui non è possibile, o è molto difficile, fare a meno. I trasporti, al netto degli aumenti che scatteranno a giorni, sono aumentati del 7% rispetto all'anno scorso; i costi di abitazione, acqua, energia elettrica e combustibile è a + 5,6%; l'istruzione + 4,7%; abbigliamento e calzature, nonostante i saldi, sono a + 4,4; ecc…

Gli alimentari sono diminuiti dello 0,2% rispetto al mese precedente: probabilmente per il semplice motivo che la gente è costretta a «tirare la cinghia». Alla fine dei conti a luglio 2011 ci ritroviamo con un incremento del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, anche se, ad esempio, nel conteggio dei costi non ci sono le spese per la giustizia.

Saprà il «Laboratorio per il contenimento dei prezzi», dopo alcuni mesi dal proprio insediamento, partorire qualche idea utile a contrastare questa preoccupante deriva verso l'aumento dell'inflazione? Nell'attesa ribadiamo la nostra convinzione che la soluzione dei problemi potrà essere soltanto politica e che i cittadini hanno il diritto di chiedere conto della situazione a coloro che li governano e amministrano.

Federconsumatori Bergamo

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