Piazza Affari vola ma poi crolla
Nei borsini: paghiamo sempre noi

Preoccupati, con poca speranza per il futuro, pronti a dare la colpa al governo, ritenuto la causa principale della situazione attuale. Gli investitori bergamaschi si sono ritrovati nei borsini per seguire in diretta l'evolversi della situazione

Piazza Affari si allinea al resto d'Europa e, spinta al ribasso dai pesanti cali della borsa statunitense nella prima seduta dopo il declassamento del merito di credito degli Stati Uniti da parte di Standard & Poor's, incrementa le perdite.

Gli indici della borsa milanese hanno terminato le contrattazioni in calo di oltre due punti percentuali allineandosi al resto d'Europa, con le piazze finanziarie che hanno accusato forti ribassi a causa della debacle di Wall Street. Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in calo del 2,43% a 15.639 punti, Ftse All Share -1,68%, Ftse Star -3,75%.

La giornata è stata decisamente altalentante, con gli indici che hanno registrato forti guadagni per poi azzerarli e tornare a perdere. Hanno cambiato rotta i titoli bancari che, dopo una seduta in territorio positivo, sono poi stati contrastati: Unicredit in lieve flessione dello 0,3%, Intesa Sanpaolo cede l'1%, Banco popolare +0,7%, Mps -0,87%, deciso calo per Ubi Banca, -4,31%, Mediobanca -0,97%.

A determinare il ribasso del listino milanese sono sopratutto i titoli della galassia del Lingotto che registrano dei cali molto accentuati con Fiat sospesa per eccesso di ribasso e poi riammessa agli scambi.

A Bergamo
Preoccupati, con poca speranza per il futuro, pronti a dare la colpa al governo, ritenuto la causa principale della situazione attuale. Gli investitori bergamaschi si sono ritrovati nei borsini per seguire in diretta l'evolversi della situazione: il commento pressoché unanime è riassumibile in un «siamo sempre noi (piccoli risparmiatori) a pagare».

Nel borsino della Ubi, nella sede centrale di piazza Matteotti a Bergamo, lunedì mattina per esempio c'erano alcune decine di persone. Il viavai è stato continuo: per un po' si seguiva l'andamento delle contrattazioni, poi qualcuno usciva, per tornare più tardi. Con l'ansia a fare da pardona.

Su L'Eco di Bergamo del 9 agosto tutti i commenti del popolo della Borsa e i consigli degli esperti per non farsi travolgere

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