Imu, i dati della Uil: salasso
Cicerone: «Un film già visto»

Dopo i calcoli approssimativi, i numeri ormai pressoché sicuri. Che testimoniano, purtroppo, come la nuova Imu, introdotta dalla manovra economica varata dal Governo Monti e destinata a reintrodurre l'Ici sulla prima casa abolita nel 2008, rappresenti un vero salasso per le famiglie.

Dopo i calcoli approssimativi, i numeri ormai pressoché sicuri. Che testimoniano, purtroppo, come la nuova Imu, l'imposta sugli immobili introdotta dalla manovra economica varata dal Governo Monti e destinata, di fatto, a reintrodurre l'Ici sulla prima casa abolita nel 2008, rappresenti un vero salasso per le famiglie, anche in Bergamasca.

Un salasso destinato ulteriormente a crescere se, ad essa, si aggiungono pure le addizionali regionali Irpef. I calcoli elaborati dalla Uil di Bergamo sulla base dei dati dell'Agenzia delle entrate lasciano, infatti, pochi margini di dubbio: sommando la prima nuova tassa alle seconde, infatti, l'importo delle imposte passerà mediamente dai 295 euro di quest'anno a 504 del 2012 (371 euro di Irpef regionale e 133 di Imu) che potrà in alcuni casi, per esempio nell'ipotesi di un alloggio accatastato in classe A/2, salire fino a 562 euro.

L'elaborazione del sindacato bergamasco ha preso come riferimento la valutazione della media dell'imponibile fiscale dei lavoratori dipendenti e pensionati con una abitazione di proprietà accatasta in A/2 e A/3, in zona semiperiferica con 5 vani, tenendo in considerazione sia le rivalutazioni della manovra sia l'aliquota ordinaria al 4 per mille e la detrazione di 200 euro.

Ne risulta perciò che, nel 2012, l'addizionale regionale Irpef ammonterà a 364 euro, l'Imu per la prima casa in A/2 a 181,76 e in A/3 a 112,35 (con una conseguente spesa media di 147,06 euro) e quindi il totale fra le due imposte oscillerà fra 545,76 (A/2) e 476,35 (A/3).

«Questi numeri - osserva però il segretario provinciale della Uil, Marco Cicerone - non tengono ancora conto dell'autonomia impositiva delle autonomie territoriali su queste ed altre imposte, quali l'addizionale comunale Irpef e la Tassa sui rifiuti solidi urbani che potrebbero portare altri consistenti aumenti delle imposte locali».

«È un film già visto, nonostante la tesi che sosteneva che questa manovra dovesse contenere elementi di equità. Per il momento a fare sacrifici sono sempre coloro che pagano le tasse e le imposte fino all'ultimo euro: i lavoratori dipendenti e pensionati».

Anche per queste ragioni la Uil di Bergamo sarà in piazza lunedì prossimo, 12 dicembre, per lo sciopero generale di tre ore proclamato a livello nazionale con Cisl e Cgil. «I dati - conclude Cicerone - dimostrano che gli effetti della manovra sono difficilmente tollerabili perché in questo modo non si coniuga di certo il rigore con la crescita e, soprattutto, con l'equità. Per questo sollecitiamo il Governo ad aprire già nelle prossime settimane il "secondo tempo" della partita per mettere al centro della discussione la riforma complessiva del fisco con un unico obiettivo: ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti e pensionati».

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