L'Imu a Treviglio? Un salasso
Potrebbe arrivare al 9 per mille

Dire che sono preoccupati è dire poco. Se, come sembra, saranno confermate le disposizioni del governo sull'Imu, la nuova Ici, il Comune di Treviglio si vedrà costretto ad aumentare dall'attuale 7,6 per mille all'8,6, se non addirittura arrotondare al 9, per quanto riguarda tutti gli immobili diversi dalla prima casa.

Il motivo? La metà della nuova Imu dovrà infatti essere versata dai Comuni allo Stato, mentre attualmente l'Ici, anch'essa girata allo Stato, viene restituita al Comune tramite un cosiddetto «trasferimento compensativo».

Procedura che, con le novità introdotte dal governo Monti, non è – al momento – più stata prevista. Per questo i Comuni dovranno in qualche modo ovviare, aumentando l'Imu, per evitare di avere un buco in bilancio. Problema con il quale sta facendo i conti anche Treviglio, la seconda città della Bergamasca per numero di abitanti (circa trentamila).

«Il problema per il bilancio non sarà tanto la reintroduzione dell'Ici sulla prima casa – sottolinea il segretario comunale Antonio Purcaro –, quanto piuttosto per il fatto che dovremo restituire allo Stato il 50 per cento delle entrate della nuova Imu sugli immobili diversi dalla prima casa. In precedenza la somma ci veniva restituita dallo Stato, mentre ora non è più previsto».

Quanto ai numeri, l'Ici sulla prima casa è fissata al 4 per mille, con possibilità di essere ridotta al 2 o aumentata fino al 6: è però prevista una detrazione di 200 euro per ciascuna famiglia. Le novità riguardano però l'Imu sulle seconde case e su tutti gli altri immobili: in precedenza l'imposta prevedeva un tetto massimo del 7 per mille, mentre ora è stata fissata al 7,6.

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