Confindustria e il dopo Emma:
in «pole» Bombassei e Squinzi

La corsa alla presidenza del dopo-Marcegaglia si apre in Confindustria con due nomi più accreditati, quelli di Alberto Bombassei e Giorgio Squinzi, ed un outsider, Andrea Riello. Scenario ancora aperto, ed ancora senza candidature ufficiali.

La corsa alla presidenza del dopo-Marcegaglia si apre in Confindustria con due nomi più accreditati, quelli di Alberto Bombassei e Giorgio Squinzi, ed un outsider, Andrea Riello. Scenario ancora aperto, ed ancora senza candidature ufficiali: l'iter, che sta per essere avviato, prevede che le candidature emergano dalla base degli industriali sondata dalla «commissione dei saggi» che verrà nominata mercoledì dalla giunta di viale dell'Astronomia.

Compito delicato che verrà affidato a tre figure di «altro profilo» scelte nella rosa di nove nomi che martedì verrà definita in una riunione che la presidente Emma Marcegaglia terrà con i past-president.

Nella terna dei saggi (che non possono avere il ruolo di presidenti sul territorio o di un settore) potrebbero tornare Antonio Bulgheroni e Luigi Attanasio, che con Ernesto Illy (scomparso nel 2008) sono stati apprezzati in questo ruolo nelle tornate che hanno portato all'elezione di Luca Cordero di Montezemolo nel 2004 e di Emma Marcegaglia nel 2008. Il terzo nome potrebbe essere quello del pugliese Alessandro Laterza.

Alberto Bombassei, patron della Brembo, ha confermato nei giorni scorsi la sua disponibilità inviando al sistema-Confindustria un decalogo che è già un vero e proprio programma elettorale. Conta, tra gli altri, sull'appoggio forte dell'ex presidente Luca di Montezemolo di un manager del calibro di Franco Bernabè.

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