La prima miscela è del 1932
Sanpellegrino inventò l'aranciata

La Sanpellegrino festeggia ottant'anni di aranciata. Correva l'anno 1932 e il commendator Ezio Granelli – all'epoca proprietario della Sanpellegrino Spa – era in fiera a Milano. Penso di dissetare i suoi ospiti mescolando con l'acqua minerale succo d'arancia e zucchero.

La Sanpellegrino festeggia ottant'anni di aranciata. Correva l'anno 1932 e il commendator Ezio Granelli – all'epoca proprietario della Sanpellegrino Spa – era in fiera a Milano. I suoi ospiti avevano sete e lui pensò di dissetarli mescolando con l'acqua minerale succo d'arancia e un pizzico di zucchero.

La bevanda conquistò a tal punto i presenti che Granelli decise di mettere sul mercato la sua felice intuizione e diede il via alla produzione industriale dell'Aranciata Sanpellegrino.

A due anni dalla nascita della bibita, il successo è talmente grande che l'azienda quasi triplica i suoi volumi: il succo di 41 milioni di arance viene imbarcato sui velieri in partenza dalla Sicilia e una volta arrivato a Milano, nel grande stabilimento di via Castelvetro 23, viene trattato e trasformato in una morbida pasta che a San Pellegrino sarà poi utilizzata nella preparazione dell'aranciata.

Oggi sono 230 i milioni di arance, siciliane e calabresi, lavorate per produrre la bibita più nota della Sanpellegrino, distribuita nei cinque continenti. E la bevanda non è più sola perché, come impone il mercato, le varianti sul tema sono cresciute nel corso degli anni.

Tutte le curiosità e i dettagli su L'Eco di Bergamo del 16 febbraio

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