Novem, concluso lo sciopero
Al lavoro solo due dipendenti

Concluso nel primo pomeriggio di venerdì lo sciopero di 8 ore proclamato sui tre turni alla Novem di Bagnatica. Ma contro l'apertura della procedura di mobilità per 129 persone su un organico di 289, sabato e domenica lo stabilimento tornerà a fermarsi per il blocco di flessibilità e straordinari.

Concluso nel primo pomeriggio di oggi lo sciopero di 8 ore proclamato sui tre turni (che ha coperto, dunque, le ultime 24 ore), alla Novem Car Interior Design spa la produzione ora è ripresa. Ma contro l'apertura della procedura di mobilità per 129 persone su un organico di 289, domani e domenica lo stabilimento tornerà a fermarsi per il blocco di flessibilità e straordinari.

La Fillea Cgil e la Filca Cisl, intanto, proclamano un pacchetto di 32 ore totali di astensione dal lavoro, di cui fanno già parte le 8 appena terminate: il mandato è arrivato dall'assemblea dei lavoratori che in massa hanno partecipato alla protesta di ieri ed oggi.

L'adesione allo sciopero, infatti, è stata del 99,3% (solo due persone sono entrate in fabbrica). Per lunedì è probabile, ma non ancora certo, l'incontro per l'esame congiunto della procedura di mobilità. Ma la giornata in cui i lavoratori torneranno a farsi sentire è quella di mercoledì, 29 febbraio, con 6 ore di sciopero: alle 8.00 del mattino si formerà un presidio davanti ai cancelli dell'azienda.

Da lì, alle 9.00, si muoveranno in corteo per le vie di Bagnatica. Alle ore 10.30 i lavoratori raggiungeranno il palazzo del Comune dove il sindaco, Primo Magli, incontrerà i sindacati. Alle 12, poi, fuori dal Comune, Rsu e sindacati incontrano i giornalisti per una conferenza stampa che faccia il punto della situazione. Alle 13 i lavoratori rientreranno in fabbrica. “In questi due giorni di presidio davanti alla portineria abbiamo avuto tutto il tempo per verificare quanto pesante sarebbe perdere i 129 posti” hanno detto poco fa Ivan Comotti della Fillea-Cgil e Gabriele Mazzoleni della Filca-Cisl di Bergamo.

“Fra i lavoratori Novem ci sono molte donne e uomini che hanno già il coniuge in cassa o in mobilità. Chi è single ha mutui e scadenze da rispettare. Dunque, l'impatto sociale di questa mobilità verrebbe moltiplicato dal fatto che essa colpisce nuclei famigliari e individui già deboli. All'atto ostile dell'azienda abbiamo assistito alla risposta ostile dei lavoratori che hanno sostenuto al massimo lo sciopero delle ultime ore”.

A dare l'annuncio dei 129 esuberi, il 22 febbraio, è stato l'amministratore delegato di Novem Italia, Karl August Kumpf, durante la presentazione alla Rsu, a Fillea-Cgil e Filca-Cisl del piano di riorganizzazione dello stabilimento di Bagnatici. La motivazione addotta è quella dell'uscita dalla produzione dei modelli di auto C6 e Rover LR 322. Il gruppo, fra i leader mondiali specializzati nella produzione di interni in legno per automobili d'alta gamma (Mercedes, Audi, ecc.), ha sede a Vorbach in Germania. L'anno fiscale che si sta chiudendo (1° aprile 2011- 31 marzo 2012) dovrebbe registrare in Italia “un fatturato di circa 30-31 milioni di euro con 289 persone occupate” ha detto oggi l'amministratore delegato Kumpf.

Il gruppo nel mondo conta circa 4mila dipendenti in due stabilimenti negli USA (Detroit e Atlanta), uno in Honduras (Tegucigalpa), quattro in Germania (Worbach, Kulmbach, Eschenbach e Grafenwohr), uno in repubblica Ceca (Pilsen), uno in Slovenia (Zalec), uno in Cina (LangFang) e uno in Italia, appunto, a Bagnatica. Contrarie ai licenziamenti, le RSU e le organizzazioni sindacali hanno subito risposto all'azienda sollevando diversi problemi, in particolare in merito agli “eccessivi costi fissi dello stabilimento per le limitate produzione che rimarrebbero”.

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