Venerdì 23 Marzo 2012
Bergamo «capitale» dei muratori
Un «summit» alla Scuola edile

L'incontro annuale «ha scelto Bergamo anche per la tradizione di questo territorio, e da qui vogliamo uscire con un'iniziativa comune rispetto alla crisi che sta attanagliando ogni paese e ogni area Europea. Sarà importante - continua Pesenti - trovare una strategia generale tra tutti i paesi dell'Unione Europea e quelli che ancora non ne fanno parte, per avere una politica sindacale comune, riguardo alla richiesta di maggiore sviluppo nel settore delle infrastrutture, dell'espansione dell' economia verde nelle costruzioni, e rispetto alla nostra opposizione alle modifiche europee sul distacco interaziendale e sulla politica sui lavoratori stagionali. Noi da qui chiediamo che si adotti il principio che tutti i lavoratori applichino il contratto di lavoro del paese nel quale operano, e non quello da cui provengono, per evitare il dumping sociale, lo sfruttamento dei lavoratori e la guerra tra poveri che un meccanismo del genere può provocare, ma pretendiamo anche una politica che sappia tutelare gli interessi e i diritti dei lavoratori in tutto il territorio continentale».
È naturalmente grande la soddisfazione dei segretari provinciali dei sindacati dell'edilizia: «questa è un'occasione importante per tutto il sindacato, nella speranza che si trovi coesione e collaborazione, indispensabili per omogeneizzare i diritti fondamentali dei lavoratori europei: vogliamo sicurezza e formazione, ma anche equità nel comportamento e nel trattamento. Per questo - hanno detto Duilio Magno, Gabriele Mazzoleni e Angelo Chiari - serve un sindacato europeo che in tutti gli stati tuteli i lavoratori».
a.ceresoli
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