Lavoratori edili, rotte le trattative:
la protesta salirà in Città Alta

I lavoratori edili di industria e artigianato, 18 mila in bergamasca, sono sul piede di geurra per la rottura delle trattative per l'integrativo provinciale. Ora i sindacati, ai quali sono stati offerti 15 euro lordi, hanno annunciato un presidio al convegno Ance in Città Alta.

Con l'ultimo rinnovo del 2006 i sindacati erano riusciti a portare nelle buste paga dei lavoratori edili di industria e artigianato, 18 mila in bergamasca, circa 100 euro in più ogni mese. Questa volta la richiesta sindacale presentata in piattaforma era di un aumento di 118 euro.

Ma la controparte, cioè Ance e associazioni artigiane (Aab, Cna e Lia), hanno risposto con una cifra che a Feneal-Uil,  Filca-Cils e Fillea-Cgil di Bergamo è sembrata uno schiaffo: sul piatto oggi, nell'ennesimo incontro per il rinnovo del Contratto integrativo provinciale degli edili di industria e artigianato, la controparte ha messo la cifra di 15 euro lordi.

«In questi ultimi 18 mesi abbiamo discusso con buoni risultati di formazione, sicurezza sul lavoro, convergenza tra mondo edile artigiano e industriale, di investimenti per il rilancio delle infrastrutture, di riutilizzo delle aree industriali, arrivando a condividere con Ance e con le associazioni artigiane un documento politico importante», spiegano Duilio Magno di FENEAL-UIL, Gabriele Mazzoleni di FILCA-CISL e Angelo Chiari di FILLEA-CGIL di Bergamo. «Poi, al momento di parlare di soldi, abbiamo trovato l'intransigenza più completa».

La piattaforma sindacale presentata nel gennaio del 2011 chiedeva un aumento mensile di 55,33 euro (per il lavoratore di terzo livello, cioè l'operaio specializzato), più 15 euro al mese per il trasporto e 48,40 euro di mensa. A queste cifre le controparti oggi hanno risposto con zero euro per mensa e trasporto e con 15 euro di Elemento Variabile Retributivo.

“Si tenga presente che nell'incontro precedente, il 7 giugno, la proposta economica era pari a zero” continuano i sindacalisti. “Poi siamo stati richiamati al tavolo, ma mai ci saremmo aspettati di tornare per trovare una proposta che non possiamo che definire vergognosa soprattutto alla luce della trentina di integrativi già siglati in altrettanti territori e che in media hanno visto un incremento mensile di 90 euro complessivamente”.

Per manifestare tutto il proprio disappunto, FENEAL-UIL,  FILCA-CISL e FILLEA-CGIL hanno organizzato per venerdì prossimo, 22 giugno, un presidio davanti al Teatro Sociale in città alta dalle 16.30 fino alle 19 in occasione di un convegno organizzato dall'Ance di Bergamo.

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