La Ceta fa la tribuna ultrà del Brescia
«Ma l'unica rivalità è sul campo»

In tribuna non c'è derby che tenga. E gli affari sono affari. A costruire i nuovi spalti della curva nord dello stadio Rigamonti, laddove siedono gli ultrà cugini e rivali del Brescia, è un'azienda bergamasca, la Ceta spa di Bergamo.

In tribuna non c'è derby che tenga. E gli affari sono affari, soprattutto in tempi di crisi. A costruire i nuovi spalti della curva nord dello stadio Rigamonti, proprio laddove siedono gli ultrà cugini e rivali del Brescia, è un'azienda bergamasca, la Ceta spa che ha sede in via Grumello in città.

Specializzata in tribune sportive e ponteggi per l'edilizia, con una lunghissima e referenziata esperienza, l'impresa bergamasca ha progettato e costruito una tribuna da 4.000 posti che renderà lo stadio bresciano un po' più «inglese», permettendo ai tifosi delle Rondinelle di essere praticamente a bordo campo. La tribuna in questione è la «nord», proprio dove si radunano i tifosi più caldi del tifo delle Rondinelle, rivali storici di quelli atalantini.

La Giunta comunale bresciana ha dato il via libera definitivo ai lavori che sono partiti poco prima di ferragosto: l'agibilità dovrebbe essere data però solo alla quarta del campionato di B che inizia sabato, quando al Rigamonti si giocherà Brescia-Padova. «Le rivalità devono esserci in campo e non certo sulle tribune – scherza l'ingegner Aldo Previtali, direttore generale di Ceta, brianzolo di nascita e perciò super-partes -. Abbiamo ottimi rapporti con Brescia e già più di 15 anni fa realizzammo le gradinate del Rigamonti. Con questo nuovo intervento siamo sicuri che i tifosi saranno contenti perché miglioreremo nettamente la visibilità».

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