Come diventare imprenditore
A lezione (gratis) da Assimpresa

Assimpresa organizza una serie di 3 incontri per aiutare ad aprire un'attività imprenditoriale. La prima tavola rotonda si terrà lunedì 3 settembre dalle 19 alle 20, presso l'Edonè a Redona in via Agostino Gemelli.

Assimpresa organizza una serie di 3 incontri per aiutare ad aprire un'attività imprenditoriale. La prima tavola rotonda si terrà lunedì 3 settembre dalle 19 alle 20, presso l'Edonè ubicato a Redona in via Agostino Gemelli ed avrà come tema centrale “Come valutare un'idea”.

I successivi incontri saranno lunedì 1 Ottobre (Finanziare una startup) e Lunedì 29 Ottobre (Adempimenti amministrativi low cost). I convegni di www.AssimpresaBergamo.it sono gratuiti, aperti a tutti e non usufruiscono di contributi pubblici.

In un'epoca di disoccupazione crescente diventa essenziale arrangiarsi a trovare un lavoro. Abbiamo chiesto ad uno dei relatori, il dottore commercialista bergamasco Giuseppe Allevi, quale sia la filosofia giusta per rilanciare il lavoro.

«Forse il futuro è nel ritorno all'artigianato: il lavoro non si cerca, si crea. E' necessario che i nostri imprenditori imparino ad andare controcorrente, facendo cose diverse, scommettendo su quello che altri non fanno. Si tratta anche di una scelta di vita che appaga maggiormente e valorizza la persona».

Da cosa deduce questo?
«Le nuove tecnologie e la globalizzazione non contrastano con la capacità di saper fare, anzi, è sempre consigliabile partire dalle competenze specifiche dei tecnici e degli artigiani».

C'è anche una nuova filosofia di vita che accompagna queste teorie?
«Certamente deve anche cambiare lo stile di vita. Ad esempio conservare è meglio che riciclare così come riparare è meglio che acquistare».

Quale è il problema più grave della nostra società?
«Certamente la disoccupazione giovanile che a maggio ha toccato la punta più alta da sempre, il 36,2%. Quello registrato tra i ragazzi tra i 15 e i 24 che cercano lavoro è il tasso più alto da quando sono iniziate le serie storiche nel 1992. Il tasso di disoccupazione totale tra la popolazione resta oltre il 10%. Non consola che la disoccupazione dell'Eurozona sia all'11,1% (i tassi più bassi sono in Austria, Olanda, Lussemburgo e Germania). Quello che stride è che in questa situazione, in Italia, mancano carpentieri, fornai, sarti e scalpellini. Per questo bisognerebbe comprendere che l'“economia della conoscenza” non va intesa solo come la conoscenza teorica e scientifica ma anche come conoscenza pratica e manuale. La nostra Ferrari è un esempio ma ce ne sono tanti altri quali Geox, Parmacotto, Brembo, ecc. dove si è mixato magicamente l'abilità dell'artigiano con la tecnologia. In un simile contesto dobbiamo abituarci a far lavorare insieme un analista finanziario, un informatico piuttosto che un biologo ma comunque tutti con delle capacità pratiche. Bergamo, ad esempio, si è sviluppata ed arricchita diventando, tra l'altro, la capitale mondiale del meccano tessile grazie a uomini come Nello Pezzoli (meno famoso di Enzo Ferrari), un semplice operaio meccanico capace di costruire dei telai che hanno rivoluzionato l'industria tessile in tutto il pianeta. Anche le nostre aziende meccaniche più fiorenti, come la Gervasoni e la Daminelli di Brembilla, devono il loro successo alla manualità ed alla praticità dei loro fondatori. Oggi tutti desiderano fare i creativi ma è anche necessario conservare le competenze artigianali compreso quelle più specialistiche dei nostri laureati».

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