Coordinamento Mondiale Tenaris:
sindacati chiusi fuori dalla fabbrica

La delegazione dei sindacati bloccata fuori dalla fabbrica. Un sit-in di protesta di tutte le sigle presenti. La riunione del Coordinamento Mondiale Tenaris in Colombia è iniziata male: la visita allo stabilimento TuboCaribe neppure è iniziata.

La delegazione dei sindacati bloccata fuori dalla fabbrica. Un sit-in di protesta di tutte le sigle presenti. La riunione del Coordinamento Mondiale Tenaris in Colombia è iniziata male: la visita allo stabilimento TuboCaribe neppure è iniziata.

«Ancora una volta - scrive la Cisl di Bergamo - i dirigenti Tenaris della Colombia hanno dimostrato di avere ben poco a cuore relazioni sindacali corrette e rispettose. Come già accaduto due anni fa, a seguito di vere e proprie rappresaglie e minacce di morte contro sindacalisti dello stabilimento TuboCaribe, del gruppo di cui fa parte anche la Dalmine, anche lunedì mattina ai delegati dei sindacati mondiali è stato impedito l'accesso al sito siderurgico».

Tutte le delegazioni sindacali, precisa un comunicato - hanno organizzato un sit-in davanti alla portineria dell'azienda al cambio turno. «In quella fabbrica non ci vogliono far entrare adducendo motivi incomprensibili - dice Emanuele Fantini della Cisl Bergamo -, ma sappiamo bene che al gruppo Tenaris di Colombia non interessa riconoscere la rappresentanza sindacale internazionale e soprattutto far conoscere il livello di democrazia sindacale e di diritti dei lavoratori nelle loro aziende».

I lavori del coordinamento mondiale dei sindacati Tenaris in Colombia era iniziato domenica. Il centinaio di delegati provenienti da Italia, Brasile, Romania, Argentina, Giappone, Colombia e Canada hanno dedicato la prima giornata a fare il punto della situazione sul coordinamento e sulle azioni portate avanti nei diversi paesi, tenendo ben a fuoco l'obiettivo di avere un riconoscimento ufficiale dalla proprietà, condizione richiesta da anni e ritenuta fondamentale.

Nella delegazione della Fim Cisl sono presenti Gianni Alioti, responsabile nazionale del dipartimento Internazionale; Emanuele Fantini, della segreteria di Bergamo, Mario Oberti e Roberto Esborni della Rsu di Dalmine.

Il programma della seconda giornata prevedeva la visita allo stabilimento colombiano TuboCaribe. «Un momento importante – aveva detto domenica Fantini -  che ci permette di vedere le effettive condizioni dei nostri colleghi colombiani e allo stesso tempo di portare la nostra solidarietà». Ma quella visita, purtroppo, è finita ancora prima di iniziare.

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