Saldi o vendite promozionali
Troppa confusione, che ne pensi?

Regna la confusione tra commercianti e consumatori sul tema dei saldi e della vendite promozionali, causata anche da informazioni scorrette diffuse dai media nazionali. Partecipa al sondaggio

Regna la confusione tra commercianti e consumatori sul tema dei saldi e della vendite promozionali, causata anche da informazioni scorrette diffuse dai media nazionali. Per questo motivo Ascom, sollecitata da numerose richieste giunte da imprenditori associati, sente la necessità di fare chiarezza e di ribadire che i saldi invernali, ossia le vendite di fine stagione, prendono il via il 5 gennaio «per una durata di 60 giorni, come definito dalla legge regionale (ex Art. 115 L.R. 6/2010 - Testo Unico del Commercio)».

Fino a quella data sarà consentito effettuare le cosiddette «vendite promozionali» (ex Art. 116 L.R. 6/2010 - Testo Unico del Commercio), che sono caratterizzate da alcune norme specifiche. «Alla crisi dei consumi e ad una stagione che climaticamente stenta a decollare, si aggiunge un terzo fattore: il danno enorme di una comunicazione mediatica che ha fatto passare messaggi non veritieri, creando confusione su date e differenze tra saldi e vendite promozionali – afferma Diego Pedrali, presidente del Gruppo abbigliamento di Ascom Bergamo -. Questi tre fattori stanno danneggiando enormemente il nostro settore. Saldi e vendite promozionali erano nate per acquisire clientela nuova attratta dal ribasso dei prezzi, ora invece hanno perso la loro natura e si sono trasformate in vendite di capi sempre a prezzo ribassato ai clienti abituali».

E continua: «Come associazione ribadiamo che i saldi né si toccano né si anticipano e inizieranno il 5 gennaio prossimo. Invito, quindi, tutti i colleghi ad offrire ai clienti giuste informazioni e, se possibile, di affrontare questo delicato momento in una logica di collaborazione e non di competizione all'ultimo sangue. Solo in questo modo il sistema non frana».

Ascom invierà una lettera a firma del presidente della Categoria, Diego Pedrali, a tutti gli imprenditori associati e attivi nel settore dell'abbigliamento e calzature nella quale verrà chiarita la differenza tra saldi e vendite promozionali e le sanzioni che la legge applica ai trasgressori della normativa. Le vendite promozionali applicano sconti o ribassi sul prezzo normale di vendita su uno, più o tutti i prodotti della gamma merceologica; hanno durata illimitata, eccetto nel periodo dei saldi; il prezzo normale di vendita iniziale e la percentuale di sconto deve essere indicato sulla merce in promozione esposta in vetrina e/o all'interno del negozio; è facoltà dell'esercente indicare anche il prezzo finale di vendita a seguito dello sconto o ribasso; non deve essere inviata alcuna comunicazione al Comune. I messaggi pubblicitari relativi alle vendite straordinarie devono essere presentati, anche graficamente, in modo non ingannevole per il consumatore.

Inoltre si raccomanda di non utilizzare nel periodo delle promozioni la parola «saldi» e qualunque altro termine che possa creare confusione. I saldi sono vendite effettuate su prodotti di carattere stagionale o articoli di moda suscettibili, entro un certo periodo di tempo, di notevole deprezzamento. Le vendite di fine stagione invernali vanno dal 1 giorno feriale prima dell'Epifania, mentre quelle estive dal 1 sabato di luglio ed hanno durata di 60 giorni di calendario.

Le modalità operative sono: sulla merce in promozione esposta in vetrina e/o all'interno del negozio deve essere indicato il prezzo normale di vendita iniziale e la percentuale di sconto; è facoltà dell'esercente indicare anche il prezzo finale di vendita a seguito dello sconto o ribasso. Anche per loro non è necessaria alcuna comunicazione da inviare al Comune.

© RIPRODUZIONE RISERVATA