La Uil verso i 22 mila iscritti
Cicerone: «Aiutare i lavoratori»

Aumento degli iscritti, un incremento del 2,64% nei servizi e un autentico boom della categoria dei lavoratori atipici a testimonianza di un mercato del lavoro in rapida trasformazione. Sono queste le cifre principali della campagna di tesseramento della Uil di Bergamo

Aumento degli iscritti dell'1,42% rispetto al 2011, a un passo dalla soglia dei 22mila (21.395), con un calo più marcato nell'industria (-4%, per effetto principalmente della grave crisi economica), un incremento del 2,64% nei servizi (da 3.207 di due anni fa a 3.294 del 2012) e un autentico boom della categoria dei lavoratori atipici, la Uiltemp, che aumenta addirittura del 55%, a testimonianza di un mercato del lavoro in rapida, e putroppo non sempre positiva, trasformazione.

Sono queste le cifre principali della campagna di tesseramento della Uil di Bergamo illustrati oggi, nel corso di una conferenza stampa, dal segretario generale, marco Cicerone, e da quello organizzativo, Amerigo Cortinovis. "Si tratta di numeri importanti - ha spiegato il primo - che rispecchiano una significativa tenuta in tempi sicuramente non facili. Quello che emerge con altrettanta chiarezza, però, è una modificazione profonda della "geografia" del sindacato: basti pensare al drastico calo dell'edilizia, testimoniato anche dalla diminuzione di circa il 20% degli iscritti alle Casse edili".

I numeri del tesseramento sono stati però, anche, per il sindacato, l'occasione per riflettere sulla situazione economica del territorio: "E' chiaro - ha osservato il segretario provinciale - che Bergamo non può chiamarsi fuori dal difficile contesto internazionale. Anche a livello locale, tuttavia, urge pensare a iniziative di serio rilancio dei consumi e di contenimento della pressione fiscale. Tutto ciò che, in questo momento, favorisce il risparmio delle famiglie, da riutilizzare in termini di spesa, è benvenuto".

Di qui l'apprezzamento "per la decisione, annunciata da Palazzo Frizzoni, di non aumentare le tasse locali" ma anche il grido d'allarme per la necessità urgente di nuove forme di sostegno ai lavoratori toccati dagli ammortizzatori sociali: "La cassa in deroga - ha spiegato Cicerone - è prossima alla scadenza; il livello di povertà, secondo quanto conferma anche la Caritas, sta peggiorando e, a differenza del passato, coinvolge in misura sempre maggiore anche i connazionali; il rischio concreto è di assistere a un peggioramento del quadro complessivo".

Di qui la richiesta della Uil di "lavorare per individuare, anche attraverso la contrattazione di secondo livello, forme di welfare integrativo o aziendale, se non addirittura territoriale" e la sollecitazione alle imprese "ad utilizzare su più ampia scala la forma dei contratti di solidarietà che, per noi, sono un modo per affrontare i momenti difficili mantenendo radicata la manodopera alle aziende". Infine, dal segretario organizzativo Cortinovis, anche l'esplicito invito agli imprenditori e alle organizzazioni che li rappresentano "ad avere più coraggio per mettere in campo tutti gli strumenti idonei a dare corpo e gambe ai numerosi protocolli sottoscritti in questi mesi per cercare di fronteggiare gli effetti, sui lavoratori, della recessione".

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