Frutta e verdura fresca
al mercato prezzi competitivi

Tempo di prodotti bergamaschi, buoni e freschissimi: il mese di maggio ha segnato l’inizio di quella che possiamo definire “l’alta stagione” dell’orticoltura bergamasca, con l’arrivo di quantità sempre maggiori di cetrioli, piselli freschi, fagiolini boby, fiori di zucchna, le prime zucchine, le prime ciliegie, i piccoli frutti.

Per restare tra gli ortaggi, si registra un ridimensionamento sia del prezzo che della qualità dei peperoni siciliani, spagnoli e olandesi (questi ultimi sono i migliori disponibili). E poiché l’offerta di pomodori sta aumentando più della domanda, sono in discesa i prezzi di cieliegino, cuore di bue, tondo liscio, tondo a grappolo olandese e siciliano. Restano stabili a quote basse i prezzi delle zucchine, vanno calando prezzi e qualità degli ultimi asparagi.

Da non trascurare l’arrivo in mercato della cipolla di Tropea a marchio IGP: ottima consumata fresca in insalata, esercita un’azione benefica sulla diuresi e sull’ipertensione, aiutando nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. L’esplosione di caldo ha favorito la maturazione e il consumo dei meloni e delle angurie in arrivo dal sud Italia, con prezzi in discesa e qualità in salita.

Deciso calo anche per le quotazioni delle fragole, con una marcata differenza di prezzo tra il prodotto campano, in esaurimento, e quello trentino, piemontese, romagnolo e veneto, che è ad inizio campagna. Durante il mese sono transitate grandi quantità di pesche e nettarine spagnole, cui si sono aggiunti i primi arrivi da Puglia (pesche) e Campania (nettarine) verso la fine del periodo.

Quanto alle albicocche, siamo solo agli inizi: la bontà dei primi arrivi spagnoli non era entusiasmante, ma ora è tempo della varietà Aurora, italiana precoce di ben più elevata qualità. Si sono aperte le danze anche per le ciliege: prima spagnole, poi pugliese, e infine romagnole e venete. Finora si è trattato di varietà tenere, e solo negli ultimi giorni di maggio sono comparsi i primi duroni. Per un prodotto italiano che arriva, ce n’è un altro che ha terminato al sua stagine: i kiwi italiani sono pressoché scomparsi, rimpiazzati da quelli cileni e soprattutto neozelandesi.

Per gli agrumi siamo decisamente fuori stagione: tra le arance sopravvivono poche varietà siciliane e spagnole, anche se tra poco l’offerta verrà rinforzata dai primi carichi provenienti dalla parte opposta della Terra. Stabili i consumi dei limoni, dove le varietà Verna spagnola e Bianchetto siciliana stanno rimpiazzando la Primofiore.

Per il mese di giugno ci aspetta la definitva esplosione dell’offerta estiva: albicocche dalle diverse varietà, pezzature e provenienze, ciliegie “duroni” con differenti origini nazionali, i primi fichi meridionali, impennata dei piccoli frutti, pesche e nettarine dalle varie regioni italiane, meloni ed angurie a volontà, susine spagnole ed italiane, e - perché no? – anche la primissima uva da tavola. Insomma frutta e verdura di ogni tipo, per tutti i gusti e per tutte le tasche.

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