«Rischio deindustrializzazione»
Fiom Cgil propone una manifestazione

I dati relativi alla cassa integrazione e alla mobilità nella Bergamasca restano sostanzialmente stabili anche nel mese di settembre stabili, coinvogendo circa 22.300 lavoratori, mentre la preoccupazione delle forze sociali è in forte crescita, soprattutto dopo le ultime vicende legate alla Tenaris Dalmine. La Fiom Cgil di Bergamo fa il punto della situazione e fornisce i dati del mese di settembre relativi alle aziende metalmeccaniche in cassa integrazione e mobilità, con quasi 500 ditte di Bergamo e provincia colpite dalla crisi (vedi allegato).

«I ventilati esuberi alla Dalmine - sottolinea inoltre la Fiom Cgil - sono un segnale preoccupante, che porta verso una deindustrializzazione del territorio, con il timore che anche altre aziende di medie e grandi dimensioni seguano lo stesso percorso di Tenaris».

Da qui la proposta alle altre organizzazioni sindacali di promuovere una grande manifestazone di piazza per i primi di novembre, al fine di denunciare il pericolo che anche il territorio bergamasco, colpito dalla crisi economica, perda la sua forza nel settore industriale.

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