Agricoltura: contenere i costi
Calo delle aziende entro il 2016

«Contenere i costi». Sarà questa la parola d’ordine per il 2014 delle aziende agricole bergamasche, «in quanto gli scenari internazionali non lasciano presagire una dinamizzazione positiva dei prezzi e dei mercati agricoli».

«Contenere i costi». Sarà questa la parola d’ordine per il 2014 delle aziende agricole bergamasche, «in quanto gli scenari internazionali non lasciano presagire una dinamizzazione positiva dei prezzi e dei mercati agricoli».

Inoltre il Pil di settore «non supererà i valori del 2010». Così il numero uno di Abia-Confai, Leonardo Bolis, sintetizza le previsioni sull’andamento dell’agricoltura provinciale per il nuovo anno effettuate dall’associazione bergamasca dei contoterzisti agrari.

«Da circa quattro anni il pil agricolo bergamasco, rappresentato per due terzi dalla zootecnia, non aumenta - osserva Bolis - e in base alle proiezioni dell’Osservatorio economico di Confai Academy abbiamo motivo di ritenere che anche nel 2014 non ci si scosterà di molto dalla soglia dei 570 milioni di euro».

Secondo l’Osservatorio, si registrerà un calo delle aziende agricole che entro la fine del 2016 potrebbero per la prima volta scendere sotto la soglia delle 5.000 unità, rispetto alle quasi 5.200 aziende attive oggi in Bergamasca.

D’altro canto, dovrebbero arrivare nuove leve: «Entro la fine dell’anno in corso - spiega il direttore di Abia, Enzo Cattaneo - prevediamo un ulteriore miglioramento del cosiddetto indice di ricambio generazionale, che potrebbe toccare finalmente l’auspicata soglia del 100%, ovvero di un nuovo insediamento per ogni titolare over 65 che abbandona l’attività».

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