Banca Popolare di Bergamo
Bilancio 2013, utile a 176 milioni

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Bergamo S.p.A. ha approvato il bilancio dell’esercizio 2013 che evidenzia un utile netto di 138,7 milioni di euro (+9,3 milioni sul dato del 2012); escludendo le poste non ricorrenti l’utile si attesta ad euro 176 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Bergamo S.p.A. ha approvato il bilancio dell’esercizio 2013 che evidenzia un utile netto di 138,7 milioni di euro (+9,3 milioni sul dato del 2012); escludendo le poste non ricorrenti l’utile si attesta ad euro 176 milioni.

Il risultato della gestione operativa al termine dell’esercizio evidenzia una crescita del 13,8% rispetto all’anno precedente, posizionandosi a 386,6 milioni di euro. Se si escludono gli oneri per incentivi all’esodo descritti in nota, tale crescita si riduce al 10,4%.

Hanno contribuito a tale risultato la positiva performance dei proventi operativi ad euro 856,3 milioni (+2,8%), determinata dalla buona dinamica delle commissioni nette (+9,4%, +30,6 milioni) e del risultato dei! ‘attività di negoziazione, copertura e cessione crediti (+22 milioni), parzialmente compensata dalla flessione del margine d’interesse (4,8%, 23,3 milioni) e degli altri proventi e oneri di gestione (6,3 milioni) — ed i contestuali risparmi negli oneri operativi (4,9%), con le altre spese anvninistrative diminuite del 4,8% a 179 milioni e le spese per il personale diminuite del 5% a 283,5 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti, il costo del personale si riduce di 2,2 punti percentuali.

Il rapporto Cost/Income normalizzato ha espresso un deciso miglioramento attestandosi al 52,71%, rispetto al 55,98% di fine 2012; comprendendo gli oneri non ricorrenti del personale, l’indice si è posizionato al 54,85% contro il 59,25% dello scorso anno.

Nell’anno sono state effettuate rettificlie su crediti per 126,9 milioni di euro (5,8% sul 2012), di cui 67,8 milioni su posizioni in sofferenza e 44,6 milioni su posizioni in incaglio.

L’ammontare delle rettifiche su crediti rappresenta 1114,8% dei proventi operativi e il 32,8% del risultato della gestione operativa.

Il costo del credito si è attestato allo 0,67% degli impieghi, evidenziando una flessione rispetto allo 0,72% di fine 2012 e posizionandosi peraltro ben al di sotto del dato medio dei principali gruppi bancari italiani che a fine settembre 2013 era pari all’ 1,30%.

Circa gli aggregati patrimoniali, a fine anno gli impieghi alla clientela si sono posizionati a 18,8 miliardi di euro con una crescita dello 0,3% anno su anno.

Il difficile contesto economico nel quale la Banca opera si riflette nella dinamica dei crediti deteriorati netti che a fine 2013 hanno raggiunto 1,48 miliardi di euro (con un’incidenza sul totale degli impieghi netti verso la clientela pari al 7,86%) contro 1,33 miliardi di fine 2012 con un incremento del 10,94% anno su anno (pari a 146 milioni di euro circa).

L’indice “Rettifiche di valore su Crediti deteriorati/Crediti deteriorati”, pari al 24,16%, risulta influenzato dall’operazione di conversione parziale del credito vantato verso un’unica controparte in strumenti finanziari partecipativi; al lordo ditale operazione l’indicatore risulta pari al 25,37%.

L’andamento dei crediti deteriorati si rispecchia quindi negli indicatori di rischiosità: il rapporto sofferenze nette/impieghi netti è passato al 3,37% dal 2,88% di fine anno 2012 - rimanendo peraltro ancora ben al di sotto del 4,33% del sistema bancario — il rapporto incagli e ristrutturate netti/impieghi netti si è posizionato al 4,09% dal 3,88% dell’anno passato.

La raccolta totale a fine 2013 si è attestata a 44,4 miliardi di euro con una crescita di 2 punti percentuali anno su anno. Più in particolare, la raccolta diretta da clientela ammonta a 16,8 miliardi di euro e raggiunge 19,1 miliardi di euro (0,6% anno su anno) includendo i prestiti obbligazionari che, nel rispetto della nuova policy di Gruppo sono emessi dalla Capogruppo e collocati dalle singole Banche Rete (per complessivi 2,3 miliardi di euro nell’anno).

La raccolta indiretta da clientela ordinaria (al netto dei P0 UBI collocati dalla Banca) ammonta a 25,3 miliardi di euro, suddivisi fra “risparmio gestito” e “polizze vita” per 12,9 miliardi di euro (+6,0%) e “raccolta amministrata” per 12,4 miliardi (+2,4%),

Alla fine dell’anno il rapporto fra il patrimonio di base ed il totale delle attività a rischio ponderate (Tier 1 Capital Ratio) è pari al 23,84% (20,62% a fine 2012) mentre il rapporto fra il patrimonio di vigilanza ed il totale delle attività a rischio ponderate (Total Capital Ratio) si attesta al 23,68% (20,50% al 31 dicembre 2012). I ratios patrimoniali di fine 2013 non sono omogenei con i periodi di raffronto in quanto Banca d’italia, a partire dalle segnalazioni al 30 giugno 2013, ha autorizzato il Gruppo all’applicazione dei modelli avanzati per il portafoglio retail.

Dati economici riclassificati

(confrontali con il 31 dicembre 2012)

Utile netto a 138,7 milioni (+7,2%)

Utile al netto delle componenti non ricorrenti a 176 milioni’ +3O,1%)

Rapporto Costllncome al 54,85% (59,25%)

Rapporto Cost/Income al netto delle poste non ricorrenti

in miglioramento al 52,71% (55,98%)

Proventi operativi a 856,3 milioni (+2,8%)

Oneri operativi a 469,7 milioni (4,9%)

Oneri operativi normalizzati a 451,4 milioni (3,2%)

Rettifiche su crediti a 126,9 milioni, pari allo 0,67% dei crediti netti

Dati patrimoniali riclassificati

(confrontati con il 31 dicembre 2012,)

Sempre elevata la solidità patrimoniale:

Tier 1 Capital Ratio al 23,84%

Total Capital Ratio al 23,68%

Raccolta diretta2 da clientela a 19,1 miliardi di euro (0,6%)

Risparmio Gestito in crescita a 10,3 miliardi di euro (+7,4%)

Impieghi alla clientela a 18,8 miliardi di euro (+0,3%)

© RIPRODUZIONE RISERVATA