Consumi natalizi e 13esima a Bergamo
«Ancora molta cautela nel fare acquisti»

Si prospetta un Natale con un po’ meno regali e con una spesa procapite inferiore rispetto allo scorso anno. Secondo la consueta analisi dell’Ufficio studi di Confcommercio emerge che ogni famiglia bergamasca spenderà 1.331 euro da tredicesima, il 3,1% in più rispetto allo scorso anno, non per i regali ma per casa, per viaggi e per rimettere in sesto il bilancio familiare.

Per i regali in senso stretto è prevista una spesa pro capite di 164 euro (166,1 nel 2015). «C’è molta cautela nel fare acquisti –afferma Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo-. Con l’effetto della tredicesima le nostre famiglie avranno un po’ più di reddito disponibile, ma lo useranno non tanto per i regali in senso stretto, la cui spesa dovrebbe essere in linea con quella dello scorso anno, quanto piuttosto per le spese per la casa, per gli alimentari e per le vacanze. Il clima di fiducia è in discesa e questo porta le famiglie a risparmiare.

Ci sono alcuni settori che vanno meglio di altri, ma in genere la gente è attenta e, per esempio, nel settore dell’abbigliamento sia i negozianti che i consumatori attendono i saldi. Nel solo mese di dicembre abbigliamento calzature hanno avuto una perdita del 12% rispetto allo scorso anno, mentre volano gli acquisti on line, soprattutto da parte dei giovani. I nostri negozi sono diventati per loro solo una vetrina espositiva, dove si vede il prodotto, si prova, si scelgono i colori, ma non si compra».

Da un’analisi di Ascom Confcommercio Bergamo risulta che alcuni settori soffrono più di altri; tra questi il comprato dell’abbigliamento e delle calzature che spera in una ripresa nei giorni antecedenti il Natale e con i saldi invernali.

Natale sottotono anche per i negozi di elettrodomestici, non tanto per il calo delle vendite, quanto per la diminuzione del budget che non va oltre i 100 euro. Poco vivaci i consumi nei negozi dei fioristi, dove l’articolo più richiesto è il centrotavola con un budget dai 15 ai 20 euro.

Per il settore alimentare è presto fare previsioni, in quanto la corsa ai regali e agli acquisti avviene solitamente pochi giorni prima del Natale. La settimana prossima sarà decisiva, specialmente per comporre i classici cesti. Segnali positivi giungono dalle librerie e cartolerie, che stanno lavorando bene, soprattutto le insegne che organizzano eventi. Tra gli articoli più venduti: i libri e le agende, in particolare in pelle e tascabili. Il budget va dai 25 ai 40 euro, con punte di 100 per le agende fiscali e articoli di maggior pregio.

Buono è anche il riscontro nel settore della ristorazione, dove arrivano prenotazioni per il pranzo di Natale e l’effetto aeroporto si fa sentire. Per Natale alcuni ristoranti sono già al completo e grazie agli stranieri crescono le presenze per la Vigilia. Non tramonta neppure la voglia di acquistare e regalare gioielli e orologi, con un attenzione al prezzo. Gli acquisti risultano ponderati e consapevoli, con una crescente attenzione a dettagli e qualità.

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