Delta Index, l’appeal delle aziende sui giovani ora si può misurare

L’iniziativa. Debutta il 5 novembre il progetto promosso dal gruppo Sesaab, Adapt e le associazioni economiche. Obiettivo: migliorare l’attrattività verso i nuovi talenti.

Diventare aziende attrattive agli occhi dei giovani, da oggi, non è più una chimera. Sabato 5 novembre con il Did - Delta Index Day avrà inizio un nuovo progetto promosso da Gruppo Sesaab, grazie alla collaborazione di Confindustria, Confartigianato, Confcooperative, Ascom Confcommercio e il centro studi Adapt, e organizzato da Edoomark Srl Impresa Sociale.

«Si tratta di un agile strumento di misurazione del livello di attrattività delle organizzazioni - dice Matteo Colombo, ricercatore Adapt - efficace per mettere a fuoco dove e come intervenire per rendersi più appetibili nei confronti dei giovani operando in sinergia con gli altri attori del territorio». «Per le imprese – dichiara invece Marco Manzoni, vicepresidente Confindustria Bergamo con delega Education - essere attrattivi verso i giovani talenti è cruciale per la continuità e la competitività dell’azienda. Per questo lavoriamo con le scuole per aprire nuovi canali di conoscenza delle nostre realtà imprenditoriali e per ripensare la cultura aziendale. In questo Delta Index potrà rivelarsi uno strumento prezioso».

Da Confartigianato Imprese Bergamo il direttore Stefano Maroni conferma che «diventa sempre più importante per un’impresa possedere caratteristiche in grado di attrarre i giovani per facilitarne la permanenza in azienda. Delta Index – sottolinea il direttore - consentirà alle realtà aderenti di capire su quali processi intervenire per essere più attrattive, rendendo così più attrattivo l’intero territorio bergamasco».

Anche per Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, la proposta è cruciale. «Temiamo altrimenti che le aree metropolitane possano drenare risorse umane e imprese. Qualità del lavoro, conciliazione con la vita privata, formazione e welfare – sostiene Fusini - sono spesso elementi più rilevanti del solo compenso economico. Per questo è necessario darsi uno strumento per misurare e migliorare la percezione dei lavoratori, soprattutto dei più giovani».

Il mondo della cooperazione è altrettanto entusiasta. «Condividiamo fortemente le valutazioni e gli obiettivi del progetto – dichiara Lucio Moioli, segretario generale Confcooperative Bergamo - per le cooperative è naturale mettere al centro il punto di vista di chi lavora, che tendenzialmente sono i soci e dunque i proprietari. Delta Index va in questa direzione e offre strumenti concreti per leggere la realtà interna ed esterna all’organizzazione e per innovare».

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