Domenico Bosatelli vede buio
«Ma l’Italia ha le carte per farcela»

Se anche il patron della Gewiss, Domenico Bosatelli, ottimista per definizione, vede buio, forse è ora che qualcosa si muova per rimettere a posto il Paese. Anche se poi, alla fine, lo spirito del pioniere che ha fatto grande l’impresa riemerge: crediamoci perché l’Italia ce la può fare.

Se anche il patron della Gewiss, Domenico Bosatelli, ottimista per definizione, vede buio, forse è ora che qualcosa si muova per rimettere a posto il Paese. Anche se poi, alla fine, lo spirito del pioniere che ha fatto grande l’impresa riemerge e dà un’indicazione tanto semplice quanto forte: crediamoci, tutti e ciascuno, perché l’Italia ce la può fare.

Presidente, un anno dopo, lo spreco del tempo nel nostro Paese è peggiorato?

«Nel mondo del privato, in particolare delle imprese, il tempo è stato totalmente ottimizzato al fine di cercare soluzioni ai problemi, innovazione, economie di scala e recupero di efficienza con un taglio dei costi. Nel pubblico, dalla politica alle istituzioni a tutto il sistema burocratico è avvenuto esattamente l’opposto, con il risultato di aver aumentato costi e debiti, salvaguardando totalmente i privilegi esistenti».

Come vede la situazione economica dell’Italia?

«Siamo l’ottavo Paese più ricco del mondo. Siamo competitivi in tutte le tecnologie. Abbiamo la leadership nell’arte e il gusto del bello. Abbiamo un territorio e un mare ambiti a livello internazionale e un popolo leader nella fantasia creativa e imprenditoriale. Un esempio tangibile è nel numero delle partite Iva: oltre 8 milioni. Significa una partita Iva ogni sette abitanti. E dietro ogni partita Iva c’è un’attività di business. Questa è la grande potenzialità di sviluppo economico globale».

Siamo vicini alla ripresa?

«Spero che si sia toccato il fondo. Per quanto riguarda la ripresa ho molti dubbi se non rimuoviamo tutti gli ostacoli che non permettono l’inversione di tendenza».

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