Faac ok, l’Arcidiocesi di Bologna:
«Attacchi strumentali e pericolosi»

L'Arcidiocesi di Bologna, «pur essendo del tutto esterna alle vicende decisionali della governance della Faac, affidata a un Trust che da qualche mese esercita tale potere, registra con soddisfazione la positiva soluzione della vicenda legata allo stabilimento di Grassobbio, di proprietà della stessa Faac. La soluzione, attraverso un intervento molto oneroso da parte dell'azienda, tutela la dignità delle maestranze e il loro lavoro».

Lo si legge in una nota dell’Arcidiocesi. «La Faac infatti - ricorda l'Arcidiocesi dopo l'annuncio di venerdì 2 ottobre, che non cita i nomi di chi attizzò le polemiche, tra questi il leader della Lega Nord Matteo Salvini che fece una manifestazione sotto la sede arcivescovile - ha raggiunto un accordo per la cessione del suo stabilimento lombardo ad una società fornitrice, attiva nelle lavorazioni meccaniche. C'è l'impegno dell'acquirente, a fronte del contributo Faac, ad assumere a tempo indeterminato i 42 dipendenti, 15 entro metà novembre, 27 entro il 15 aprile e a garantire loro l'integrità dello stipendio, l'anzianità di servizio e il contratto collettivo di provenienza».

«La conclusione positiva della vicenda - conclude il comunicato dell’Arcidocesi - rivela il carattere strumentale della campagna di attacchi rivolti nelle scorse settimane contro la Chiesa di Bologna e il suo Arcivescovo da parte di talune forze politiche e ambienti mediatici. Il clamore suscitato dalla vicenda ha minato una trattativa che era già in via di soluzione, rischiando paradossalmente di danneggiare seriamente la tutela del posto di lavoro degli operai stessi, primo obiettivo indicato dal Cardinale Arcivescovo di Bologna (Carlo Caffarra, ndr) alla dirigenza Faac».

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