Giovani, nuove prospettive
Con un milione lavoro per 128

Quasi un milione di euro per garantire un contratto di lavoro superiore ai sei mesi a 128 giovani. È quanto ha messo sul piatto Regione Lombardia per il progetto «Garanzia giovani» nella nostra provincia: per la precisione si tratta di 510 doti lavoro a giovani fra i 15 e i 29 anni.

Quasi un milione di euro per garantire un contratto di lavoro superiore ai sei mesi a 128 giovani. È quanto ha messo sul piatto Regione Lombardia per il progetto «Garanzia giovani» nella nostra provincia: per la precisione si tratta di 953.528 euro, che hanno portato all’assegnazione di 510 doti lavoro a giovani fra i 15 e i 29 anni a partire dal 1° maggio di quest’anno.

I dati dell’assessorato al Lavoro di Regione Lombardia, guidato da Valentina Aprea, indicano una «percentuale di successo» del 25%: il dibattito sull’efficacia o meno di questo strumento - in un periodo comunque ancora difficile per l’economia - è aperto. Va ricordato che i beneficiari dei contributi delle doti lavoro sono, oltre alle imprese che assumono, gli operatori accreditati dalla Provincia di Bergamo, ovvero le agenzie per il lavoro e gli enti preposti alla formazione sia pubblici sia privati, che mettono in campo una serie di servizi (dal bilancio delle competenze all’incontro fra domanda e offerta) per ricollocare i destinatari di questo strumento.

In questo caso giovani, la maggior parte uomini (il 63%). Fra i titoli di studio a fare la parte del leone è il diploma di scuola superiore (il 65%), seguito da quello di scuola inferiore (20%) e dalla laurea (15%). Tra i 510 che hanno ottenuto una dote lavoro, la fetta più grossa di giovani risulta disoccupata (61%), a seguire con il 35% gli inoccupati (chi non ha mai avuto un lavoro) e gli occupati (3,73%).

A seconda delle diverse situazioni, le doti hanno vari livelli di intensità di aiuto, legate essenzialmente a quattro fattori: stato occupazionale, titolo di studio, età e genere. Il grosso delle doti si è distinto per «intensità alta» (assistenza per un periodo medio-lungo); a beneficiarne sono state 290 persone per un importo pari a circa 656 mila euro: 73 hanno trovato un contratto superiore ai sei mesi. A seguire le doti di «intensità media» (supporto intensivo per la ricollocazione). In questo caso ad ottenerle sono stati 160 giovani (circa 245 mila euro l’importo) e i ricollocati sono stati 45. L’«intensità bassa» (persone che possono trovare lavoro in autonomia o che richiedono un supporto minimo) ha riguardato 48 giovani (l’importo è stato di circa 47 mila euro) e ad ottenere un rapporto di lavoro di almeno sei mesi sono stati in 10. Altri aiuti hanno interessato 12 persone - per un importo di 3.477 euro -: nel caso specifico non sono stati attivati contratti superiori ai sei mesi. In generale, chi non ha ottenuto un contratto di questo tipo è possibile che abbia attivato tirocini o contratti di lavoro di durata inferiore. In Lombardia, grazie allo strumento delle doti lavoro, su 4.237 beneficiari - e a fronte di risorse stanziate pari a circa 8 milioni di euro - si sono guadagnati un contratto 951 giovani.

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