Il cemento Biodynamic approda a Miami
Grazie a Palazzo Italia sfonda nel mondo

Stati Uniti, Marocco, Egitto ed Estremo Oriente: sono questi i luoghi dove approderà l’ i.active Biodynamic, il cemento sostenibile di Italcementi con cui è stato costruita la facciata esterna di Palazzo Italia, a Expo.

A dirlo è il direttore Innovazione di Italcementi, Enrico Borgarello, a margine di una conferenza stampa sul progetto «Bergamo 2.035», tenutasi a Bergamo stamattina - mercoledì 25 novembre - nello spazio iLab dell’azienda. In particolare «a Miami stiamo già realizzando un edificio che avrà alta visibilità nella città», ha annunciato, aggiungendo che «si tratta di clienti privati, raggiunti tutti grazie a Expo e a Palazzo Italia».

L’Esposizione «ci ha permesso anche di esprimere il binomio “cemento e bellezza”, sul quale non si era mai discusso a fondo - ha aggiunto Borgarello -: per la prima volta abbiamo dimostrato che il cemento può essere al tempo stesso performante e bello».

«Per noi “smart” significa tutto quello che si può fare per semplificare e migliorare la vita del cittadino»: così Borgarello ha delineato la sua idea di «smart city», che parte da Bergamo, non solo perché «è la città di Italcementi», ma anche perché «l’università è di eccellenza, e perché le dimensioni della città, né troppo piccola, né troppo grande, sono tali per cui questo progetto ha molte probabilità di successo».

Roberto Pinto ha sottolineato che la «smart city» non è solo un concetto tecnologico, ma «implica anche aspetti sociali, ecologici, legati allo sviluppo del territorio e a quello urbano della città». In particolare, «a Bergamo siamo di fronte a vincoli architettonici, storici e culturali, che vanno considerati nello sviluppo nel miglioramento della città e, se possibile, anche della qualità della vita di chi vi abita la città».

Nella Bergamo del futuro, secondo il docente, si realizzeranno «progetti che possono andare dallo sviluppo di nuove modalità di mobilità delle persone a nuovi processi di distribuzione delle merci, o a nuove modalità di usufruire dei beni culturali che la nostra città offre”. Per fare questo «è molto importante avere un partner come Italcementi - ha concluso Pinto - che conosce il territorio e lo ha dimostrato anche in passato», con progetti come le «Piscine Italcementi», e «che ci offre la possibilità di avere accesso a un insieme di altri attori e contatti molto importanti per il territorio, come aziende, associazioni e “stakeholder”».

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