Il ceo del gruppo HeidelbergCement
«Non è nostro stile avere 2 sedi centrali»

«Non è nello stile» di HeidelbergCement, il colosso del cemento tedesco che ieri ha annunciato l’acquisizione di Italcementi, un deal dal valore di 7 miliardi, «avere due sedi centrali». Lo ha detto il ceo del gruppo tedesco, Bernd Scheifele, in una conference call, senza dare però alcun dettaglio, a domanda, su possibili tagli occupazionali come conseguenza dell’operazione. Scheifele si è limitato a dire di «non prevedere rischi occupazionali in Germania dall’operazione».

HeidelbergCement ha la sede storica ad Heidelberg, nel Land del Baden-Wuerttemberg mentre Italcementi ha base a Bergamo. La società tedesca aveva, a tutto giugno, 45.600 dipendenti in 40 Paesi. Scheifele ha anche detto che Italmobiliare «ha confermato di voler restare impegnata nel lungo termine» nel Gruppo integrato, nel quale, a termine, dovrebbe mantenere una quota tra il 3,96% e il 5,29%. HeildebergCement «non ritiene - ha concluso Scheifele - che dall’operazione ci possano essere conseguenze negative a livello di rating societario».

HeidelbergCement, ha ricordato Scheifele durante la conference call, ha un rating Ba1 da Moody’s e BB+ da Fitch Ratings. L’acquisizione, ha ricordato il ceo del Gruppo tedesco, sarà finanziata in parte in contanti e in parte con un prestito-ponte che sarà rifinanziato con emissioni obbligazionarie e con la prevista vendita di alcuni siti che HeildelbergCement non considera strategici. Il Gruppo tedesco sta, comunque, valutando anche la possibile dismissione di ulteriori attività o perché non coprono i costi del capitale proprio o perché sono su mercati che non riescono a raggiungere dimensioni critiche. Di una possibile acquisizione di Italcementi si parla da anni, ha ricordato Scheifele, secondo il quale, modifiche nella struttura famigliare, tra queste l’età avanzata di Pesenti padre, avrebbero aperto ora la strada alla transazione. Scheifele, ricordando che non è tradizione di HeidelbergCement avere più di una sede centrale, ha sottolineato che «non è certo nelle attese» trasferire gli Headquarters da Heidelberg a Bergamo.

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