Incontri formativi di mezz’ora in reparto
Si fa sicurezza per ridurre gli infortuni

Confindustria Bergamo e le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil provano a cambiare il modo di fare sicurezza sui luoghi di lavoro per essere più incisivi ed efficaci.

Ora c’è infatti la possibilità per tutti i settori industriali, di integrare i propri piani sulla sicurezza con la creazione di «break formativi», ovvero momenti di formazione sulla sicurezza, della durata variabile fra i 15 e i 30 minuti, da realizzare a inizio o fine turno di lavoro direttamente sulla linea produttiva.

Molto più immediato di una lezione teorica, quindi, il modello del «break» presuppone che la formazione diventi uno scambio concreto fra istruttore e lavoratore, presenti entrambi là dove il lavoro si svolge, con la possibilità di confrontarsi sulle pratiche corrette da attuare.

Questo nuovo modello di lezione è partito con una fase sperimentale lo scorso ottobre all’interno del settore metalmeccanico, introdotto direttamente nel contratto nazionale della categoria. «È ancora presto per avere dei risultati concreti circa la sua efficacia - spiega Danilo Mazzola, segretario della Cisl di Bergamo, - ma dai resoconti prodotti dalle aziende che lo hanno messo in pratica fino ad ora ci siamo resi conto che il modello è buono e può portare buoni risultati».

La situazione degli infortuni sul lavoro resta infatti, anche a Bergamo, molto critica. Secondo i dati Inail al 31 marzo 2019 gli infortuni sul lavoro in provincia erano 3.529, mentre il 2018 si è chiuso a quota 14.078 infortuni totali. Tra questi, quelli mortali dall’inizio dell’anno e solo a Bergamo sono quattro, il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che si era chiuso contando un totale di venti vittime.

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