Italcementi, interviene il viceministro:
«Non si dichiarano tagli con i comunicati»

Il giorno clou doveva essere il 5 aprile, quando i tedeschi di HeidelbergCement avrebbero dovuto incontrare il viceministro dello Sviluppo economico Teresa Bellanova. Sarebbe stato il secondo faccia a faccia con un esponente del governo dopo l’incontro di fine 2015 con l’ex titolare del dicastero Federica Guidi.

Ma il colosso tedesco non si è presentato, annunciando - lo stesso giorno - attraverso un comunicato stampa, il piano di riorganizzazione di Italcementi, che prevede circa 400 esuberi per la sede di via Camozzi (su un totale di 629 dipendenti), con la possibilità di ricollocare 170 persone.

Viceministro Bellanova, qual è la linea del governo rispetto alla vertenza Italcementi? «Affrontiamo la situazione senza dare nulla per scontato e senza prendere per definitive le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa. Il governo ha risposto alla richiesta dei sindacati (con cui giovedì è in programma un incontro al Mise, ndr) di essere ascoltati per uno scambio di opinioni. Dopodiché anche l’azienda sarà chiamata al confronto. Perché a chi ha pensato di veicolare un messaggio a mezzo stampa, diciamo che in questo Paese con le istituzioni ci si confronta».

Quindi sarà aperto un tavolo anche con i tedeschi di HeidelbergCement? «Un tavolo con tutti i livelli: sia con Italcementi, sia con gli acquirenti. L’obiettivo è salvaguardare i presidi produttivi di eccellenza, i posti di lavoro e mettere a disposizione gli strumenti che riducano il più possibile l’impatto sociale».

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