Lavoro, la crisi si fa sentire
Crescono le pratiche di disoccupazione

Il servizio dei patronati è ampio e coinvolge persone e situazioni anche molto differenti.

Si passa dalle pratiche pensionistiche a quelle per il soggiorno degli immigrati, dall’assistenza nei casi di disoccupazione a quella per gli infortuni sul lavoro, per le malattie professionali. «Da noi – spiega Daniela Zucchelli, responsabile del patronato Inas Cisl di Bergamo – arrivano tantissime persone ogni giorno e trovano un’assistenza a 360 gradi per le pratiche di cui hanno bisogno».

In alcuni casi è lo stesso patronato a farsi vicino a chi ha necessità. È il caso, ad esempio, dello sportello Inas in ospedale, nel reparto di Oncologia, dove, una volta alla settimana, al venerdì, Roberto Signorelli è disponibile per ascoltare le richieste dei malati e dei loro familiari. «C’è sempre gente – racconta – che domanda aiuto per le pratiche legate all’invalidità lavorativa e all’invalidità civile. Ci viene richiesta la consulenza per i permessi di malattia, per come comportarsi con i datori di lavoro... Da anni ormai collaboriamo in maniera fruttuosa con l’ospedale, al punto che gli stessi medici predispongono i certificati per quello che serve».

Un altro sportello che richiede spesso un’attenzione speciale è quello per gli immigrati che hanno bisogno del permesso di soggiorno. «Bisogna verificare i requisiti di lavoro, di reddito – spiega Tiziano Marchesi – per procedere con tutte le pratiche necessarie. Ultimamente – aggiunge – c’è stata una riduzione delle richieste rispetto agli anni passati. Bisogna considerare che molti immigrati si sono stabilizzati e hanno ottenuto la Carta di soggiorno, ma c’è anche un calo legato alla crisi, che si ripercuote, ad esempio, anche sulle richieste di ricongiungimento familiare. Oppure sui permessi temporanei, in attesa di occupazione...».

Nel 2012 le pratiche per permessi di soggiorno e ricongiungimenti gestite dal patronato Cisl sono state 5.056, diventate 4.698 nel 2013. E a fine settembre 2014 sono 2.855.

Una finestra aperta sulla crisi è anche il dato relativo alle domande avanzate per la disoccupazione, annota Daniela Zucchelli: «Le richieste sono in aumento. Nel 2012 ne abbiano contate 8.479 e nel 2013 si è saliti a 11.701».

Come per tutti i patronati, i servizi sono gratuiti. E non tutti vengono finanziati dal Fondo nazionale. Per l’Inas Cisl nel 2013 su 70.165 pratiche ben 44.200 sono state senza finanziamento.

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