Lavoro, l'industria fa «un balzo»
Ma è crisi profonda per l'edilizia

Diminuisce la spaccatura fra il Nord e il Sud della provincia di Bergamo. Dopo le valli, che per prime avevano pagato il loro tributo alla crisi, nel 2012 è stata la Bassa a pagare. Mentre l'industria fa «un balzo» la crisi resta profonda nell'edilizia.

Diminuisce la spaccatura fra il Nord e il Sud della provincia di Bergamo. Dopo le valli, che per prime avevano pagato il loro tributo alla crisi, nel 2012 è stata la Bassa a pagare. Mentre l'industria fa «un balzo» la crisi resta profonda nell'edilizia.

Lo dicono i dati del secondo rapporto dell'Osservatorio del territorio (2012), curato congiuntamente dall'assessorato all'Istruzione, Formazione, Lavoro e Sicurezza sul lavoro della Provincia e dal Consorzio Ferrara Ricerche (CFR) - Università degli studi di Ferrara, in collaborazione con la Camera di commercio di Bergamo. Il rapporto è stato presentato mercoledì 21 novembre nello spazio Viterbi della Provincia di Bergamo.

«L'Osservatorio è uno strumento a disposizione del territorio - ha dichiarato l'assessore al Lavoro Enrico Zucchi -. Ci auguriamo che si prosegua questo lavoro metodologico e di senso che ci ha guidato in questi due anni di ricerca e di collaborazione proficua».

Bergamo, nonostante tutto, secondo il rapporto rimane una provincia manifatturiera, nonostante lo schiaffo della crisi. Ci sono molti dati che devono far riflettere, anche in tema di formazione e preparazione: per esempio il settore che assorbiva in passato più laureati (il 67%) era quello della finanza e delle assicurazioni; ora il dato è in calo del 40%.

Questa seconda uscita dell'Osservatorio, pur in continuità con la prima, si differenzia in maniera sostanziale dal precedente volume nella strutturazione delle parti. Infatti, l'impostazione del rapporto è completamente cambiata, scegliendo una presentazione più sintetica, per schede tematiche, che contengono una serie di dettagliate elaborazioni grafiche e commenti sintetici volti a interpretare e comprendere in modo chiaro e veloce i vari aspetti dell'analisi svolta.

Inoltre, vengono proposti nuovi interessanti spunti di analisi che approfondiscono inesplorati temi come gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione guadagni e mobilità), la scuola (iscrizioni scolastiche e bacini di utenza), le assunzioni di soggetti diversamente abili e un'analisi sulle specializzazioni produttive, che è stata possibile grazie a dati resi disponibili dalla Camera di commercio di Bergamo.

Interessante è l'aggiunta di una serie di elaborazioni aggiornate al primo semestre 2012, per cogliere le recentissime dinamiche del mercato: sono stati scelti i temi più importanti, quali l'analisi del mercato del lavoro e delle assunzioni che per loro natura rappresentano il cuore dell'Osservatorio.

«La lettura congiunta delle elaborazioni sui dati dell'assessorato e della Camera di commercio di Bergamo consente di avere una quadro preciso e malleabile sulle dinamiche del lavoro, della popolazione, dell'istruzione e delle imprese, capace di comprendere l'evoluzione e il percorso che ha portato alla situazione odierna»: lo ha sottolineato il relatore, professor Lucio Palma. «La finalità è quella di elaborare percorsi di policy il più possibile collegati alle effettive trasformazioni del territorio».

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