Lombardia, novità dalle Poste
66 portalettere full-time in città

È stato firmato tra sindacati e Poste l’accordo per la trasformazione in full-time di tutti i 339 portalettere part-time attualmente impiegati in Lombardia. Il passaggio avverrà con il 1° aprile.

È stato firmato tra sindacati e Poste l’accordo per la trasformazione in full-time di tutti i 339 portalettere part-time attualmente impiegati in Lombardia.

L’intesa si colloca nell’ambito di un intenso confronto con l’azienda sulla riorganizzazione e il riequilibrio degli organici del settore dei servizi postali e del recapito, avviato l’anno scorso sia a livello nazionale che regionale. Le disponibilità per le trasformazioni da parte-time a full-time assegnate alla Lombardia dall’accordo nazionale del 14 febbraio scorso sono complessivamente 500. L’intesa firmata stabilisce che verrà data precedenza ai 339 portalettere presenti in Lombardia, mentre le restanti disponibilità andranno ai portalettere provenienti dalle altre regioni che ne faranno richiesta.

I portalettere in part-time verticale a tempo indeterminato saranno trasformati in full-time dal 1° aprile 2014 e inseriti in azienda nei Centri di recapito dove risultano disponibilità e per ambito provinciale.

«Con quest’accordo a livello regionale vengono raggiunti tre importanti obiettivi perseguiti da tempo dal sindacato, con tenacia e con grande senso di responsabilità - dichiara Giuseppe Marinaccio, segretario generale Cisl Poste Lombardia -. Innanzitutto viene ampliata e consolidata l’occupazione a tempo pieno in un’azienda strategica e importante per l’intero sistema Paese, in un momento di grave difficoltà nell’intero mondo del lavoro».

«Vengono inoltre ridotte le precarietà e consolidati i redditi di molti lavoratori postali e delle loro famiglie, che così potranno programmare il proprio futuro con maggiori certezze – prosegue -. Non ultimo, vengono adeguati gli organici del personale addetto al recapito in Lombardia riducendo drasticamente, in tal modo, la principale causa di ritardi e disservizi nella consegna della corrispondenza che hanno generato diffuse proteste da parte dei cittadini, delle imprese e dei sindaci in diverse realtà».Il confronto con l’azienda a livello regionale proseguirà nei prossimi giorni ed affronterà i temi relativi al miglioramento dei servizi negli uffici postali della Lombardia.

In tutto saranno 66 i postini bergamaschi che nel volgere di due settimane vedranno I loro contratti cambiare da part-time a tempo pieno.«Con quest’accordo a livello regionale vengono raggiunti tre importanti obiettivi perseguiti da tempo dal sindacato, con tenacia e con grande senso di responsabilità - dichiara Giuseppe Marinaccio, segretario generale Cisl Poste Lombardia-. Innanzitutto viene ampliata e consolidata l’occupazione a tempo pieno in un’azienda strategica e importante per l’intero sistema Paese, in un momento di grave difficoltà nell’intero mondo del lavoro”. “Vengono inoltre ridotte le precarietà e consolidati i redditi di molti lavoratori postali e delle loro famiglie, che così potranno programmare il proprio futuro con maggiori certezze – prosegue -. Non ultimo, vengono adeguati gli organici del personale addetto al recapito in Lombardia riducendo drasticamente, in tal modo, la principale causa di ritardi e disservizi nella consegna della corrispondenza che hanno generato diffuse proteste da parte dei cittadini, delle imprese e dei sindaci in diverse realtà».

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