MediaMarket: ritirata la mobilità
Solidarietà e incentivi per i lavoratori

Ritirata la procedura di mobilità, stabilito per Bergamo il tetto del 10% alla solidarietà e incentivi per i trasferimenti volontari. Sono questi alcuni aspetti dell’accordo firmato ieri sera tra Mediamarket e le organizzazioni sindacali.

Secondo l’intesa, la solidarietà riguarderà 4.830 addetti di 96 punti vendita, il 75% della forza lavoro. Nel «pacchetto», sottoscritti anche il protocollo sulle relazioni sindacali e l’intesa sulla mobilità incentivata.

«Con il ricorso alla solidarietà abbiamo scongiurato i 906 licenziamenti salvaguardando per i prossimi 12 mesi i posti di lavoro, in una azienda che ha pesantemente risentito della crisi delle vendite dell’elettronica di consumo, anche individuando soluzioni economiche alternative alla riduzione dell’orario di lavoro - ha dichiarato Luca Bottani,della Fisascat Cisl Bergamo -. Aver condiviso con una azienda anche un protocollo di relazioni sindacali orientato alla partecipazione dei lavoratori in un momento ancora purtroppo recessivo rappresenta forse il vero punto di svolta in una vertenza che vede coinvolti migliaia di giovani, molti dei quali hanno con convinzione sostenuto il negoziato partecipando attivamente alla fase sindacale di espletamento della procedura».

La riduzione dell’orario di lavoro – del 18% in media nazionale con punte del 40% in Campania e in Liguria – interesserà per dodici mesi, con decorrenza dal 1° luglio 2015 e fino al 30 giugno 2016, 4.830 lavoratori che rappresentano circa il 75% della forza lavoro complessiva.

A Bergamo, nei due negozi cittadini e in quello di Stezzano, la percentuale di solidarietà si ferma al 10%. In aggiunta al contratto di solidarietà, le parti hanno anche individuato lo strumento della mobilità volontaria con l’esclusivo criterio della non opposizione e con un incentivo economico all’esodo, commisurato alla retribuzione lorda del mese di maggio, fino a 14, 11, e 7 mensilità. L’azienda riconoscerà un importo aggiuntivo a titolo di una tantum di 1.000 euro per coloro che manifesteranno la disponibilità al trasferimento entro il 30 settembre.

A margine dei due accordi le parti hanno inoltre siglato il protocollo sulle relazioni sindacali con l’obiettivo di definire «momenti di stabile interlocuzione» con la specifica caratteristica del «modello partecipativo finalizzato ad affrontare tematiche di comune interesse in maniera costruttiva e trasparente» e volto a «rafforzare la competitività dell’azienda tutelando allo stesso tempo gli interessi dei lavoratori e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro». Le relazioni sindacali saranno articolate ai livelli nazionale/aziendale e territoriale ed esamineranno in particolare le prospettive di sviluppo dell’azienda, con particolare riferimento alla omnicanalità dei canali di vendita.

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