Renzi: Zero contributi per un triennio
per chi assume a tempo indeterminato

Patto di stabilità, fiscalità e lavoro al centro dell’intervento del premier Matteo Renzi all’assemblea di Confindustria nella sede della Persico di Nembro, nei capannoni ex Comital. Renzi farà ora tappa alla Tenaris.

Renzi è giunto a Bergamo tre mesi dopo l’ultima sua visita. La scelta di ospitare l’assemblea di Confindustria all’ex Comital non è stata casuale. Si tratta di un presidio industriale rilanciato dalla Persico, e divenuto, in questo modo, un esempio concreto delle possibilità di riscatto e scelta d’innovazione produttiva del mondo industriale della Valle Seriana.

L’assemblea è iniziata puntualmente pochi minuti dopo le 14,30 - mentre all’esterno si teneva un presidio di protesta della Fiom - con l’intervento di Pierino Persico che ha tracciato un quadro della sua azienda di respiro internazionale, le strategie e gli indirizzi per il futuro.

«Ogni giorno una battaglia per stare sul mercato - ha detto Persico - ma abbiamo giovani ed esperti che credono nel nostro lavoro». Persico non ha mancato di evidenziare la sfida che arriva da Oriente, ma al tempo stesso ha messo in luce l’avanzamento tecnologico dell’azienda. Il presidente della Persico non ha mancato di mandare un saluto agli studenti ricordando un po’ i suoi anni giovanili: «Avevamo fame di imparare un mestiere - ha detto ai giovani - anche voi fate esperienza, studiate all’estero».

Successivamente il sindaco Claudio Cancelli ha portato il proprio saluto non dimenticando di evidenziare il ruolo della Persico che ha saputo ridare slancio all’ex Comital e accogliere le sfide della modernità. La parola è passata poi al nuovo presidente della Provincia Matteo Rossi . Quindi l’intervento del Presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizziapertosi con i saluti, l’inno nazionale e l’assegnazione dei Premi Odysseus. Attorno alle 16 ha fatto il suo ingresso nel salone il Presidente della Provincia Roberto Maroni che ha preso posto assieme alle altre autorità, fra le quali Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il prefetto Francesca Ferrandino,il vescovo mons. Francesco Beschi e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi con il sottosegretario Del Rio sono atterrati alla stessa ora a Orio al Serio e alle 16,30 hammo raggiunto l’assemblea di Confindustria. Maroni prendendo la parola ha ricordato che la Lombardia è una regione operosa, ma penalizzata dal residuo fiscale e ha chiesto al Governo di consentire alla regione, ai sindaci virtuosi, agli enti locali di utilizzare le risorse disponibili abolendo il Patto di stabilità ingiusto e iniquo.

Il presidente Ercole Galizzi ha preso la parola attorno alle 16,40. «Agli imprenditori bergamaschi le sfide non fanno paura» ha esordito e a proposito della crisi ha detto che non è più globale, ma rispecchia la stagnazione del sistema Italia. La svolta? «Solo attraverso la ripartenza del circolo virtuoso degli investimenti. Serve uno scatto di orgoglio del Paese Italia». A Renzi ha chiesto di riportare fiducia: «Bergamo ha grandi potenzialità. Siamo orgogliosi di aver costruito un manifatturiero di grande qualità». Galizzi ha evidenziato poi il ruolo delle infrastrutture, l’aeroporto, le autostrade come la Brebemi e ha proseguito il suo intervento sulla questione fiscale: «Con quale coraggio si chiedono gli oneri di urbanizzazione per aree che sono state tolte dal degrado» è stato l’affondo. Non meno importante l’attenzione verso i giovani, la cui formazione continua è alla base del loro futuro.

Il premier Matteo Renzi, prendendo la parola, proprio a quest’ultimo proposito si è complimentato con gli organizzatori dell’assemblea per l’idea di far partecipare gli studenti ai lavori dell’assemblea. Il premier è entrato subito nel vivo del suo intervento elogiando il tessuto imprenditoriale di Bergamo e della Provincia: «Grazie per quanto fate ogni giorno, alzandovi al mattino presto».

Categorico sul Patto di stabilità: «Gori mi ha chiesto di eliminarlo. Tu quoque Giorgio. In consiglio dei ministri mercoledì approveremo uno Spazio di Patto per un miliardo di euro. Cioè nella legge di stabilità libereremo un miliardo per i Comuni».

Rivolgendosi in particolare al rettore dell’Università Stefano Paleari gli ha teso la mano auspicando una collaborazione con la conferenza dei rettori e con il mondo della scuola.

E sul lavoro, la ricetta di Renzi è: «Incentivi che azzerino i contributi per un triennio a chi assume a tempo indeterminato. Per un triennio quindi niente carico fiscale». E sempre a proposito di tasse: «Dal 2015 va abolita la componente lavoro dell’Irap, una tassa che manda fuori di testa».

«Bisogna avere il coraggio e la fiducia di rimettersi in moto - è stata la conclusione - o non andiamo da nessuna parte. L’Italia è una macchina che può e deve rimettersi in moto. Dei nostri valori ha bisogno l’Europa e il mondo non solo la nostra famiglia. I prossimi giorni saranno decisivi. Abbiamo iniziato con le riforme, vi chiedo di lasciare da parte le divisioni ideologiche e culturali e di dare una mano all’Italia. C’è un disperato bisogno di valori e di qualità. Mettiamo al centro l’Italia e gli italiani, dobbiamo consegnare un Paese ai giovani pieno di certezze e bellezze».

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