Tute blu, 2.100 licenziamenti in tre mesi
Fiom: tendenza preoccupante per il 2015

Tute blu, 2.100 licenziamenti nel primo trimestre in Lombardia: 500 solo nel mese di marzo. Rota (Fiom): «Numero considerevole esuberi, se confermato soglia altissima anche per il 2015».

Sono 502 i metalmeccanici licenziati nel mese di marzo in Lombardia. Come di consueto i dati diffusi si riferiscono alla media e grande impresa. Nello stesso mese dell’anno precedente a perdere in lavoro tra le tute blu furono in 689. Ancora una volta però, dice la Fiom, è la cifra dei primi tre mesi dell’anno da tenere fortemente in considerazione. Nonostante il calo dei licenziamenti su base mensile, da gennaio a marzo ci sono stati 2.100 lavoratori metallurgici messi in mobilità contro i 1213 del 2014.

Il primo dato che balza all’attenzione secondo il sindacato è la diminuzione su scala della messa in mobilità, delle tute blu che però resta molto alta nella provincia di Milano, che fa la parte del leone all’interno di questa torta (321 esuberi).

Diminuzioni significative generalizzate in altri territori: Varese (22), Monza Brianza (23), Lecco (5). A Bergamo la quota si è più che dimezzata alla luce dei 31 licenziamenti registrati. Quasi stabile nel raffronto anno su anno il dato di Brescia (19 licenziamenti), Mantova (46) e Cremona (26), Pavia (4). «Per quanto riguarda marzo rimane considerevole il numero dei lavoratori licenziati – sottolinea Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia - e se si considera il periodo gennaio-marzo 2015 si rimane abbondantemente sopra il dato dell’analogo periodo del 2014».

«Questi numeri per ora – conclude Rota - non rendono reale un’inversione di tendenza rispetto alla ripresa delle assunzioni e se dovesse continuare questa tendenza anche per questo 2015 si raggiungerebbe un numero particolarmente elevato di licenziamenti».

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