Ubi Banca, c’è fermento tra i soci
Lunedì si riunisce il patto di sindacato

Gli azionisti storici di Bergamo e Brescia valuteranno l’Offerta di pubblico scambio proposta da Intesa Sanpaolo.

Grande fermento tra gli azionisti di Ubi banca a pochi giorni dall’offerta pubblica di scambio presentata da Intesa Sanpaolo. Dopo la bocciatura dell’operazione da parte del Car, il patto di consultazione a cui aderisce il 17,8% del capitale di Ubi, fari puntati sulle decisioni che arriveranno dalle riunioni di lunedì 17 febbraio del Sindacato azionisti, a cui aderiscono i soci storici bresciani (8,4% del capitale) e il Patto dei Mille (1,6%), che raccoglie una piccola rappresentanza di soci bergamaschi.

Il piano messo in campo da Intesa Sanpaolo punta a creare un grande gruppo europeo con un forte radicamento italiano con la valorizzazione della presenza nei territori di appartenenza: l’obiettivo è esserne il motore della crescita con un’attenzione particolare alle famiglie e alle imprese, specie quelle di medie e piccole dimensioni. Ca’ de Sass prevede la creazione di quattro nuove direzioni regionali che avranno sede negli uffici storici delle banche che hanno dato vita al gruppo Ubi. I particolare le quattro direzione saranno a Bergamo, Brescia, Cuneo e Bari ciascuna con una rete di circa 300-400 filiali. Previsto anche l’incremento di erogazione di nuovo credito per oltre 10 miliardi l’anno.

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