Serata vini bio
al Mille Storie

Spesso ingiustamente sottovalutati o anche snobbati, i vini biologici o biodinamici (quelli, per intenderci, che lasciano fare tutto alla terra e al vitigno, senza interventi di natura chimica o altro) hanno visto alla ribalta a Bergamo due vignaioli che in questo modo di lavorare credono ed hanno successo

Spesso ingiustamente sottovalutati o anche snobbati, i vini biologici o biodinamici (quelli, per intenderci, che lasciano fare tutto alla terra e al vitigno, senza interventi di natura chimica o altro) hanno visto alla ribalta a Bergamo due vignaioli che in questo modo di lavorare credono ed hanno successo: il bresciano Aurelio Del Bono dell’azienda Casa Caterina di Monticelli Brusati, in Franciacorta; Denis Montanar, friulano, con azienda che porta il suo nome e cognome, sede a Villa Vicentina (Udine).

Un’accoppiata che è stata una «prima assoluta» a Bergamo per due personaggi di questo calibro, invitati da un appassionato e intenditore vero di vini (sommelier, oltre che bravo chef): Paolo Stefanetti, patron del ristorante «Mille Storie e Sapori» a Porta Nuova di Bergamo Bassa.

Una serata di degustazione concepita come una vera e propria tavola rotonda, nella quale il pubblico presente si è confrontato in maniera diretta e informale coi due produttori sul noto e discusso metodo biodinamico, che «utilizza le forze naturali per aumentare la fertilità dei terreni».

I due produttori hanno raccontato la loro storia e filosofia produttiva, presentando personalmente i vini in degustazione, ai quali è stato abbinato un menù studiato per esaltarne le caratteristiche organolettiche. Vini decisamente anticonvenzionali, non c’è che dire, non solo per il metodo scelto, ma perché nascono, seppure da storie diverse, dalla medesima volontà di fare prodotti fuori dagli schemi.

Denis Montanar, quarta generazione di agricoltori, entra nel settore vinicolo nel 1989 quando prende in affitto i vigneti del nonno. Dopo pochi anni acquisisce altri 12 ettari circa di proprietà, una parte dei quali viene destinato alla produzione di antiche varietà di frumento, mais e grano saraceno. Nel 2013 Denis Montanar decide di utilizzare il suo nome come marchio dell’azienda a cui affianca i tre toponimi delle terre dove coltiva i suoi prodotti: Borc Dodon, Borc Sandrigo e Scodovacca. Produzione annua di circa 30 mila bottiglie in tutto. wwwdenismontanar.it

Aurelio Del Bono di Casa Caterina coltiva, col fratello Emilio, dieci ettari di vigna nel comune di Monticelli Brusati, in provincia di Brescia. Nonostante i terreni siano posti in uno dei comuni del Franciacorta Docg, i fratelli Del Bono rinunciano volontariamente alla denominazione per tutti i loro Metodo classico. Una scelta coraggiosa che permette loro di sperimentare vie alternative, creando vini del tutto atipici. Produzione annua sulle 25 mila bottiglie.

Durante la serata sono stati degustati sei vini, tre per ogni produttore: il Friulano 2013, l’Uis Blancis 2009 e l’Uis Neris 2003 di Denis Montanar; il Brut Cuvée 60 2009 (100% Chardonnay), il Brut Sec Demy Out Style 2001 (100% Pinot Noir) e il Brut Antique 2002 (100% Pinot Meunier) di Casa Caterina. Tutti senza liqueur d’expedition, perché è il messaggio della terra e del vitigno che vanno gustati al naturale.

«È un piacere aver potuto ospitare questi due personaggi e far conoscere la loro storia ai bergamaschi - conclude Paolo Stefanetti - Il nostro locale è nato, infatti, come un luogo d’incontro dove chiunque può approfondire la cultura dell’enogastronomia, attraverso i racconti, le persone e i sapori. Una filosofia che si rinnova durante ogni serata».

«Mille Storie e Sapori» nasce come locale poliedrico nel 2012 per volontà della famiglia Stefanetti, per promuovere la cultura enogastronomica a Bergamo. Paolo Stefanetti, patron del ristorante, ha lavorato per 32 anni nelle cucine del tristellato «Da Vittorio», prima in viale Papa Giovanni a Bergamo e poi nella nuova sede di Brusaporto.

Roberto Vitali

© RIPRODUZIONE RISERVATA