La mattina del delitto Gianna al telefono «Per tre ore al cellulare, era agitata»

Un testimone racconta di averla vista al telefono: andava avanti e indietro.

Con chi parlava? I tabulati sono al vaglio degli inquirenti. La sera l’ultima cena in famiglia: un’ora dopo, l’omicidio.

«La signora Gianna l’avevo vista, io ma anche altre persone, venerdì mattina, dunque la mattina prima di essere poi uccisa: era qui, nella piazza davanti a casa sua. Sarà stata al cellulare per più di tre ore, dalle 8 alle 11 di sicuro. Ininterrottamente. E sembrava agitata: andava avanti e indietro, si sedeva sulle panchine gialle, poi si rialzava e si risedeva. Tanto che ho confidato a chi c’era con me: “Ma chissà cos’ha per essere così agitata?”. La mattina dopo veniamo a sapere che è stata uccisa: sono rimasto di sasso».

È la testimonianza – che potrebbe rivelarsi fondamentale ai fini dell’indagine – di un uomo, che preferisce mantenere l’anonimato. Ma con chi era al telefono Gianna Del Gaudio poche ore prima di essere ammazzata? Perché era agitata? Il marito resta per il momento l’unico iscritto nel registro degli indagati nel fascicolo per l’omicidio della moglie: al momento è un atto dovuto, in attesa di sviluppi nell’indagine.

A differenza della mattina, la sera a cena la famiglia era tranquilla: in casa c’erano ospiti dei genitori uno dei figli con la moglie. Stando alle loro testimonianze, la serata sarebbe trascorsa serenamente.

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