La proposta di Uci Cinema e Oriocenter:
le sale diventino spazi per vaccinare

Uci Cinema ha lanciato una proposta per utilizzare i suoi spazi come sedi della campagna di vaccinazione che vedrà coinvolte le autorità sanitarie regionali durante i prossimi mesi. Anche Oriocenter accoglie la proposta ed è pronto a collaborare con Uci e le autorità.

«Oriocenter farà tutto quello che sarà necessario per appoggiare questa idea di Uci, dando il nostro supporto e la massima disponibilità a collaborare per fare in modo che anche le sale Uci presenti in Oriocenter, se sarà possibile, possano essere utilizzate per le vaccinazioni. Stiamo vivendo tutti un momento delicato e crediamo che mai come ora sia importante metterci a disposizione delle autorità sanitarie, per uscire insieme da questa situazione. Quindi se la proposta di Uci sarà accolta da chi ha il potere di autorizzare questa attività, noi ci saremo, senza ombra di dubbio e con molto piacere» dichiara il direttore Ruggero Pizzagalli.

In altri paesi europei il gruppo Odeon Cinemas Group, leader europeo nel settore dell’esercizio cinematografico, nonché società a cui appartiene Uci, ha già firmato accordi con i rispettivi enti competenti per dare il contributo in questo processo.

«L’utilizzo degli spazi dei cinema rappresenta una soluzione ottimale sotto diversi aspetti» spiegano da Oriocenter; «nonostante le multisale siano chiuse al momento, erano state riaperte al pubblico l’estate scorsa, con tutti gli sforzi necessari per implementare le misure di sicurezza, come il controllo dei flussi di accesso e di uscita per evitare assembramenti, il distanziamento, la presenza di dispenser di gel sanificante. Inoltre le strutture possono essere adattate alle eventuali altre necessità specifiche che il processo di vaccinazione richiede».

«I cinema hanno sufficiente energia elettrica sia per la gestione della cura dei pazienti, sia per tenere accesi i congelatori che sono fondamentali per il mantenimento dei vaccini - continuano dal centro commerciale -. Le strutture poi sono sempre ben arieggiate e spaziose. Si tratta di una soluzione che davvero potrebbe rivelarsi molto utile per il bene comune, un contributo importante e non solo simbolico nel favorire la distruzione dei vaccini alla popolazione».

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