A Bussolengo c’è Mister 4 euro

di Giorgio Gandola

A Bussolengo (Verona) c’è un signore che da tre anni denuncia 4 euro di reddito al Fisco. Compila il modulo con precisione, ripassa e consegna con spirito collaborativo il tutto all’Ufficio imposte.

A Bussolengo (Verona) c’è un signore che da tre anni denuncia 4 euro di reddito al Fisco. Compila il modulo con precisione, ripassa a penna quel quattro che ne valuta inequivocabilmente l’indigenza e consegna con spirito collaborativo il tutto all’Ufficio imposte.

Si chiama Giovanni Montresor detto Lollo, ha 70 anni e probabilmente induce le persone perbene a una non comune tenerezza. Quattro euro all’anno significano il pasto della Caritas, un giaciglio dove capita, probabilmente l’elemosina e comunque una vita percorsa controcorrente in balìa di ogni genere di precarietà. Ieri il Tribunale di Verona ha disposto il sequestro dei suoi beni: nove società, 2.350.000 metri quadrati di terreni nelle province di Verona, Gorizia, Belluno e Brescia, diciotto unità immobiliari e sette automobili, alcune delle quali definite di lusso. Valore totale stimato, sul quale non aveva mai pagato le tasse: trecento milioni di euro.

Il Paperone di Bussolengo era conosciuto da tutti, ma sconosciutissimo al Fisco, tranne che per quei quattro euro che ogni anno si degnava di versare come se fossero spiccioli per un paio d’ore di parcheggio in centro. Adesso dovrà dimostrare molte cose ai finanzieri, fra le altre la provenienza legittima di tutto questo ben di Dio. Quando si parla dell’Italia che non cambia marcia, che non riesce a fare squadra, che si aggrappa ad antichi mezzucci per rimanere a galla sulle spalle degli altri, in fondo si parla di Lollo Montresor. Che era disposto a dare al suo Paese quattro euro, senza sapere di valere anche meno.

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