Una banana vi seppellirà

di Giorgio Gandola
Qualcuno disse che la difficoltà massima non fu far stare in piedi l’uovo di Colombo, ma covarlo. La forza dell’idea e la sua semplicità evocativa sono dentro un video di pochi secondi che mostra il giocatore del Barcellona Dani Alves (brasiliano di colore) nell’atto di battere un calcio d’angolo.

Qualcuno disse che la difficoltà massima non fu far stare in piedi l’uovo di Colombo, ma covarlo. La forza dell’idea e la sua semplicità evocativa sono dentro un video di pochi secondi che mostra il giocatore del Barcellona Dani Alves (brasiliano di colore) nell’atto di battere un calcio d’angolo.

Piove una banana dagli spalti. E il calciatore, cogliendo con originalità interpretativa l’essenza del frutto prima della sua metafora razzista, compie il gesto più spontaneo e naturale: la sbuccia e la mangia senza interrompere il suo lavoro, mentre il guardalinee lo osserva attonito e il pallone calciato decolla verso l’area di rigore avversaria.

Possiamo immaginare la sorpresa di chi voleva offendere ed è rimasto sullo sfondo, annichilito da una scrollata di spalle, azzerato nella sua essenza negativa da un moto di distratto disprezzo.

Una risata vi seppellirà, eccola. È la risata che sorge spontanea dopo l’azione di Dani Alves, che per spirito evocativo ha subito fatto il giro del mondo. Il video è diventato virale e la banana mangiata in faccia alla stupidità ora è il simbolo dello sport libero per un attimo dalla cappa della discriminazione.

Non che la faccenda si possa risolvere così facilmente (magari!), ma è bello sapere che Neymar, Roberto Carlos, Falcao, Mertens, Prandelli e altri si siano fatti fotografare mentre addentano una banana, sotto la dicitura «Siamo tutti scimmie». Il video sarà uno dei simboli dei prossimi mondiali. E all’imbecille che lo ha provocato niente diritti d’autore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA