Quanto orgoglio
per Davide Astori

Non era una domenica da esultanze, da manifestazioni di gioia. La figura, divenuta imponente con il passare dei giorni, di Davide Astori era lì, nel cielo degli stadi italiani, a chiedere mestizia, non solo minuti di silenzio. La ferita della morte del capitano bergamasco della Fiorentina – spentosi nel sonno sette giorni prima nella sua camera d’albergo di Udine dove i viola avrebbero dovuto sfidare i bianconeri friulani – sanguinava ancora nei cuori degli sportivi, tutti travolti da quell’immensa onda emotiva che da Nord a Sud ha trasportato e unito sotto un’unica ideale bandiera calciatori, tecnici, dirigenti, tifosi.

Tutti, a cominciare dai bambini – e questo è bello perché cresceranno nel ricordo di un uomo vero, di un esempio da seguire, come ha ribadito Stefano Pioli, l’allenatore della Fiorentina – hanno imparato in questi giorni ad amare il difensore di San Pellegrino che fin dalle giovanili si faceva ammirare da compagni e tecnici per lealtà e maturità oltre che per le non comuni doti calcistiche che lo avrebbero condotto sino alla Nazionale. È stata per tutte queste ragioni una domenica particolare. A Bergamo si è respirato orgoglio. Per Davide innanzitutto e l’orario di Fiorentina-Benevento fissato alle 12,30 è stato una coincidenza del destino: prima Astori, il capitano d’Italia.

Ma si è respirato orgoglio anche per i colori di casa nostra: al risveglio, per la Coppa del Mondo di snowboard cross conquistata la sera prima dall’alzanese Michela Moioli; nel pomeriggio, per l’Atalanta che è andata a Bologna a prendersi quei tre punti che fortemente voleva alla vigilia per cambiare passo e riprendere la corsa all’Europa League 2018/19. Complice la sconfitta della Sampdoria, il settimo posto che vale i preliminari è ora più vicino. E proprio con i blucerchiati (a +3, le distanze si sono dimezzate) bisognerà recuperare la partita saltata nella domenica del lutto per Astori. Senza contare che sulla carta i nerazzurri hanno un’altra chance di racimolare punti già fra due giorni a Torino nel recupero contro la Juve, gara non disputata il 25 febbraio a causa della nevicata sullo Stadium. Impegno proibitivo contro i lanciatissimi bianconeri? Non si parte mai battuti. E un bel pieno di entusiasmo ieri l’ha fatto anche l’Atalanta.

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