Tutti in groppa
al colombiano
verso l’Europa

Esplode il miglior Zapata della stagione e quasi dimentichi che mancava Ilicic, il grimaldello che fa saltare le difese avversarie. Il colombiano in versione mitraglia (ieri si è regalato una tripletta) ha tradotto in punti pesanti il coraggio e la personalità dell’Atalanta, che a Udine non ha giocato una partita eccezionale, ma concreta. A dare spettacolo ci ha pensato Zapata, raccogliendo una spizzata di testa di Toloi sul primo gol e capitalizzando due iniziative di Hateboer (in giornata di grazia come il brasiliano) sugli altri due.

Partita un po’ bloccata nel primo tempo, nonostante i nerazzurri siano andati subito a segno (già al secondo minuto) e l’Udinese abbia pareggiato dieci minuti dopo. Per il resto niente occasioni vere sul taccuino. Qualche brivido lungo la schiena quando l’arbitro ha consultato il Var per valutare un presunto fallo di mano di Freuler in area, ma con il braccio attaccato al corpo. Nella ripresa l’Atalanta ha accentuato la propria supremazia, ma senza frenesia, e proprio Zapata ha castigato la sua ex squadra. Finale rocambolesco perché, se dopo la mezz’ora Fofana anziché colpire il palo a botta sicura avesse segnato, forse commenteremmo un esito diverso. Invece il pericolo scampato è stato una frustata: immediata la reazione nerazzurra, contropiede e 1-3 definitivo un minuto dopo.

Di finali rocamboleschi ne abbiamo visti a raffica in questa quindicesima giornata di colpi di scena (parlano i pareggi di Cagliari-Roma e Lazio-Sampdoria, entrambi per 2-2 sabato, e quello di ieri tra Sassuolo e Fiorentina, 3-3), evidentemente era il copione scritto dagli dei del pallone. Due sbavature (il pareggio di Lasagna ha colto impreparata la difesa atalantina e lo stesso è successo in occasione del palo di Fofana), ma il boccino del gioco in pugno e il centravanti che sfrutta le buone opportunità (come deve essere): in strettissima sintesi l’Atalanta che dopo due sconfitte di fila è tornata a ridosso della zona Europa League (solo un punto la separa dal Torino, sesto), facendo in un colpo solo un grande balzo nella parte sinistra di una classifica corta – come sottolineava Gasperini alla vigilia – e aperta a tutti i giochi. Ragazzi, dopo aver portato via il pallone da Udine, cavalcate l’onda e portate via la Lazio lunedì prossimo.

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