Brera si trasforma in passerella
Sabato sfila l’eleganza di Cividini

Una novità la location della sfilata, mentre si conferma una collezione chic, di grande ricerca nei tessuti e dai tagli femminili. Per la prima volta la prestigiosa Accademia di Brera apre le sue porte alla moda, raccontando nei suoi corridoi la collezione primavera/estate 2015 di Cividini.

Una novità la location della sfilata, mentre si conferma una collezione chic, di grande ricerca nei tessuti e dai tagli femminili.

Per la prima volta la prestigiosa Accademia di Brera apre le sue porte alla moda, raccontando nei suoi corridoi la collezione primavera/estate 2015 di Cividini, il brand bergamasco espressione dell’estro di Piero, Miriam e la figlia Anita.

L’appuntamento è domani pomeriggio alle 16 in occasione della Fashion week milanese. In scena una collezione che si esprime a strati, come si sfogliasse e scoprisse passo dopo passo: «Non fermarti alla superficie» è il monito, svelando dettagli di grande ricerca, tra proporzioni rigorose e caratteristiche decorative che nascono anche da lavorazioni più tecniche: termosaldature, tagli laser a rilievo e il «Rubbered Cotton», stesura con aerografo di micro particelle gommose che crea sulla maglia un «effetto pelle».

«Siamo positivi e sempre contenti di sfilare a Milano. Il 2014, nonostante i chiari di luna, è in linea con lo scorso anno: questo grazie al buon andamento del mercato americano e canadese che compensano il contenuto cedimento di quello giapponese causato dalla svalutazione dello yen» spiega da Gorle Piero Cividini. Più preoccupazione sulla Russia: «A causa di quanto sta accadendo, è ipotizzabile un’ulteriore diminuzione della domanda, dopo quella registrata nelle vendite dell’inverno: fortunatamente la sua incidenza sul nostro fatturato non è elevata». Resta comunque l’incognita delle conseguenze della sanzioni europee nei confronti di Putin: «Costanti invece i mercati del Far East con un’ottima richiesta della Corea. Stabili pure Belgio e Olanda dove siamo consolidati da anni, soprattutto quelli di lingua tedesca, vivono una situazione dei consumi particolarmente critica e temiamo un’ulteriore contrazione». Ma per i presidiare i mercati è in progetto l’avvio di una nuova collaborazione distributiva: «Con ottimismo, e sempre spingendo sulla ricerca, la flessibilità e la capacità di adattamento alle nuove situazioni».

Negli alti corridoi di Brera, quindi, sfileranno camicie multistrato dove la trasparenza della garza di cotone lascia intravvedere le linee geometriche degli strati sottostanti, abiti dalle lavorazioni sovrapposte. E poi lino e sprazzi di lamè dorato. Geometrie, fantasie optical. Il tutto con grande sobrietà, per una femminilità distinta. Ma anche divertita, come indossando una gonna dalle pieghe piazzate e scompigliate. quasi a inventarsi un colpo di vento.

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