Acquafresca, parole da genoano
«All'Atalanta auguro ogni bene»

Con qualche mese di ritardo, ma alla fine il matrimonio si è celebrato. Robert Acquafresca e il Genoa si erano detti sì la scorsa estate, ma le strade si divisero subito: il Grifone puntò sull'atalantino Floccari e il bomber ex Cagliari finì in prestito a Bergamo. Non una grande esperienza in nerazzurro, ma il Genoa non si è dimenticato del suo giovane attaccante e l'ha riportato alla base negli ultimissimi giorni di mercato.

«Sono molto felice di essere qui - ha spiegato Acquafresca che ha già debuttato sabato scorso a Napoli con la maglia del Grifone -. Il Genoa è un grande club, cresciuto a dismisura in questi anni. Sono davvero onorato di indossare questa maglia e darò il massimo per dimostrare il mio valore e di essere all'altezza. Voglio che sia il campo a dare le risposte che presidente, società e tifosi si attendono da me. L'impatto con Gasperini è stato positivo, ora voglio capire bene quello che mi chiede. Per me questo è un punto di arrivo, non di partenza».

Ha vestito la maglia dell'under 21 e per lui è legittimo sognare la Nazionale, ma c'è tempo, adesso la sua testa è totalmente immersa nel «Genoa, è assolutamente la priorità». Due stagioni alla grande con la maglia del Cagliari gli hanno permesso di guadagnarsi il Genoa. «In Sardegna ho segnato 11 e 14 gol. Ci arrivai per sostituire Suazo quando passò all'Inter - spiega Acquafresca che adesso è compagno di squadra dell'honduregno -. Nessuna concorrenza con lui: le scelte spettano al mister, i ruoli vanno rispettati».

Acquafresca parla anche della sua esperienza con la maglia dell'Atalanta, per lui poche partite e un solo gol in campionato con la maglia nerazzurra. «Sono stati mesi difficili, non lo posso negare e mi dispiace per la situazione che si è creata - conferma l'attaccante -. Dopo una buona partenza in Coppa Italia, le cose sono andate peggiorando. Ma sinceramente certe voci su una mia presunta depressione o, ancora peggio, sulla mia vita privata mi hanno dato fastidio. Io sono un professionista, un tipo tranquillo, senza grilli per la testa: cattiverie gratuite non permetto che vengano dette o scritte. Ai miei ex compagni dell'Atalanta auguro ogni bene».

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