Tiri liberi: i progetti ambiziosi
di Lentsch, presidente Co.Mark

Pochi mesi di sponsorizzazione sembra siano stati sufficienti per Massimo Lentsch, presidente della Co.Mark srl, a trarre idee chiare sul sodalizio orobico che va per la maggiore e sul nostro movimento cestistico in genere.

Ultimo segnale, in ordine di tempo, è l'aver ospitato la scorsa settimana nella nuova sede di Stezzano, dirigenza, giocatori e staff tecnico. Detto così saprebbe tanto di pura formalità e di atto di cortesia, magari, dovuto. Ma rivolgendosi ai presenti Lentsch ha subito colpito nell'esigere un abbinamento tra gli ambiziosi obiettivi aziendali e quelli della squadra di pallacanestro.

Questo il primo imput. Ma il messaggio, secondo noi, oltremodo significativo, è stato quello di una sua disponibilità ad aumentare impegno personale e risorse finanziarie nell' ambito del pallone a spicchi locale a patto di un'adeguata crescita di risultati sul campo.

In altre parole, questa almeno la nostra interpretazione, a Lentsch (e non solo a lui) la serie A dilettanti, ovvero la terza divisione nazionale, sta già stretta. In tal caso i non pochi appassionati di basket non potrebbero che esultare all'idea di poter riassaporare, in tempi ragionevolmente brevi, i fasti delle massime categorie.

L'ipotetico progetto di Lentsch, per onore di cronaca, non è certo inedito essendo stato preceduto con successo da quelli tracciati da Dante Signorelli che trascinò alla doppia promozione di fila dell'Alpe dalla B alla A1 e da Marco Tucci che fece approdare il Celana in Legadue.

In entrambi i casi, però, si trattò di episodi sporadici privi, purtroppo, persino di un briciolo di continuità. Al timoniere della società sportiva della Bassa, Piervincenzo Mazza, a cui non mancano affatto competenza gestionale e passione da vendere, il compito di coniugare con Lentsch le reciproche attese.
 Arturo Zambaldo

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