Savoldelli cambia, ora sale in moto
Farà il commentatore per la Rai

Dalle due ruote a pedali a quelle azionate da un motore. Nessuna paura, però: non c'è tradimento. Paolo Savoldelli, sceso di bicicletta un anno e mezzo fa a conclusione di una carriera di primo livello, sale in sella a una moto, ma non abbandona il ciclismo. La moto è quella della Rai e su di essa Savoldelli salirà come secondo passeggero, sostituendo Paolo Bettini nel ruolo di commentatore tecnico al seguito delle grandi corse italiane.

Il debutto è fissato per mercoledì in occasione della prima tappa della Tirreno-Adriatico. Dopodiché si proseguirà con la Milano-Sanremo di sabato 20 marzo e, a maggio, con il grande show del Giro d'Italia. «Sì, ormai è tutto definito, anche nei particolari - conferma il campione di Rovetta -. Nei giorni scorsi ho provveduto ad acquistare l'abbigliamento da motociclista, che per me ha rappresentato una novità. Ho dovuto andare a chiedere informazioni a chi era già pratico di queste cose, perché non avevo le idee molto chiare».

Quando è nata l'idea? E da chi è venuta? «Un anno fa, in occasione della presentazione del Giro d'Italia, mi aveva avvicinato Auro Bulbarelli, facendomi balenare questa possibilità: "Secondo me sei l'uomo giusto", mi aveva detto. Io avevo apprezzato il pensiero ma, francamente, avevo le idee un po' confuse. L'avevo ringraziato e gli avevo detto che gli avrei dato una risposta dopo averci pensato su. Poi la cosa era morta lì ed era stato preso Bettini. La scorsa estate, Bulbarelli, che stava per diventare vice direttore di Rai Sport, mi ha rinnovato l'invito e a quel punto, avendo io elaborato la proposta, ho accettato. La formalizzazione dell'incarico è avvenuta durante l'inverno».
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