Ultima chiamata per la Comark
Al PalaFacchetti arriva Forlì

Per la Comark si tratta del classico “o dentro o fuori”. Bastonata in gara uno domenica scorsa a Forlì (83-58 il punteggio finale) per non essere escluso sin dal primo turno dai playoff il team trevigliese dovrà rigorosamente vincere il secondo confronto per andare, poi, alla bella. L'appuntamento al PalaFacchetti è giovedì 29 aprile alle 21,15. In sede di pronostico non è facile, anche se di parte, prevedere come la Comark, a distanza di pochi giorni dal Ko romagnolo, possa ribaltare quel risultato. Certo, rispetto a Forlì almeno sulla carta non mancano alcuni elementi a favore.

Innanzittutto il fattore campo che dagli spalti del PalaFacchetti assume un aspetto quasi sempre significativo; poi la prevedibile reazione più che altro agonistico dell' intero collettivo; terzo l' indisponibilità, in casa forlivese, di un giocatore di grande spessore come Lestini infortunatosi durante il match dell' andata. Al riguardo da aggiungere il mancato utilizzo anche del titolare Villani, peraltro già assente domenica. In questo ambito, viceversa, coach Simone Morandi può dormire sonni tranquilli in quanto presenterà sul parquet del palasport orobico la formazione al gran completo. Importante, sempre per cercare di sovvertire le previsioni della vigilia, sarà un adeguato approccio alla partita e al tempo stesso non ripetere gli evidenti errori tecnico-tattici che hanno consentito a Forlì di stendere Ko Reati e compagni in maniera, pressoché, disinvolta.

Al di là di un dovere rigoroso dei cestisti bergamaschi di non gettare con anticipo la spugna, onestamente Forlì ha dalla sua una minor pressione psicologica al pensiero che se dovesse andar male potrebbe ricorrere allo spareggio tra le mura amiche. Inoltre, sempre a livello psicologico e non solo, Forlì potrebbe affrontare la Comark con la consapevolezza di ritenersi superiore in virtù del suo meritato primato in regular season. Ma si sa che nello sport giudice inappellabile è il campo: ecco perché la prudenza, in fatto di verdetti, non è mai troppa.
Arturo Zambaldo

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