«Vittoria miglior medicina»
Nessun rientro contro il Toro

Una vittoria contro il Sassuolo sarebbe stata un vero toccasana per l'Atalanta e avrebbe contribuito a calmare l'ambiente dopo le polemiche sul gioco, nate dopo la sfida con la Reggina. Così è stato e lo stesso Stefano Colantuono si è presentato in sala stampa più disteso, ma consapevole che la vittoria contro i nero-verdi emiliani non deve esaltare troppo squadra e ambiente. «La vittoria è sempre la miglior medicina - esordisce l'allenatore atalantino -, perché ti permette di lavorare più serenamente. Anche contro la Reggina la squadra era serena, perché sapeva di avere fatto bene, ma la vittoria ha tutto un altro sapore. Sono soddisfatto, ma con moderazione. Non mi piace lo sconforto quando s'incappa in un risultato negativo, così come non mi esalto con uno positivo: serve equilibrio, perché le partite vanno giudicate al di là del risultato, che può mascherare le vere problematiche. Il risultato però è fondamentale per una squadra come la nostra che punta a salire».

La squadra sta crescendo, come ha dimostrato il primo tempo di Modena. Per il mister atalantino, nonostante il valore della numerosa rosa messa a disposizione dal presidente Percassi, è pesata l'assenza di qualche giocatore chiave nelle prime partite. «Dalla terza giornata questa squadra è migliorata dal punto di vista del gioco, della manovra, del fraseggio e dell'attenzione. Non si può dire quanto manca al top della forma. Bisogna tenere conto che abbiamo giocato senza uomini importanti, come Manfredini, Pinto, Tiribocchi, e anche con un Barreto che veniva da un anno di problematiche e può ancora crescere, così come tanti altri giocatori. Ne abbiamo altri che stanno davvero bene, come Peluso, Carmona, nonostante non abbia giocato molto durante il precampionato e Troest, che ha retto bene i novanta minuti».

Dopo le critiche sulla mancanza di gioco, il match contro il Sassuolo ha confermato i miglioramenti visti nel primo tempo contro la Reggina, con una sola differenza: questa volta gli attaccanti non hanno fallito. «Ho visto una gran bella partita a Modena, quello che volevamo fare l'abbiamo fatto, tenendo la gara in pugno, mostrando un ottimo fraseggio, palla a terra e in movimento. Siamo stati anche avvantaggiati da un terreno più adatto al nostro tipo di gioco, mentre il manto del Comunale rallenta le nostre geometrie. Ci manca qualche punto, ma vincere contro il Sassuolo non è un'impresa da poco e spero che ora arrivi il momento di recuperare in classifica. Siamo stati bravi noi a fare diventare facile il match. Ho chiesto ai ragazzi una partita importante: i nostri attaccanti stavolta non hanno tradito le attese. Si può sempre migliorare, ma il primo tempo di Sassuolo è stato stupendo, abbiamo fatto tanto. Dopo 45 minuti così ti viene spontaneo giocare più rilassato».

Domenica 10 ottobre alle 20.45 l'Atalanta ospiterà il Torino e per il momento dall'infermeria non arrivano notizie positive. «Devo parlare con il medico – ammette Colantuono -, non penso di recuperare qualcuno. Con il Torino dovremmo giocare con gli stessi effettivi, salvo il recupero di Raimondi. Per Pettinari vale il discorso che interessò Ardemagni: il ragazzo conosce la stima che ho nei suoi confronti. Cambiando schema tattico ha trovato meno spazio: deve stare tranquillo perché sia io che la società puntiamo su di lui. Arriverà il suo momento, è normale trovare questi periodi nell'arco della stagione».

Il cambio di modulo sta iniziando a dare i suoi frutti e contro i granata il 4-3-1-2 dovrebbe essere confermato. «Non posso fare adattare la squadra alle mie idee: non sono mai stato un'integralista tattico - dice -. Se adesso questo schema è quello che la squadra utilizzata meglio, io vado avanti su questa strada. Se in futuro sorgeranno problematiche adotteremo qualcosa di diverso: ogni squadra deve avere più di un'alternativa a disposizione. Bonaventura può giocare nella posizione di Doni, è più un trequartista che un esterno».

Impossibile non «stuzzicare» l'allenatore atalantino parlando di Torino, sua ex squadra. «A Torino mi sono trovato bene - conclude Colantuono - bisogna lavorarci per capire l'ambiente che si può trovare. In questo assomiglia a Bergamo. Hanno la stessa importanza, storia e tifoseria calda. Non ho nessun tipo di rivalsa: spero che Atalanta e Torino possano festeggiare la promozione alla fine del campionato!»

Simone Masper

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