Atalanta, difensori in infermeria
Raimondi: «Massima attenzione»

L'allenatore atalantino Colantuono ha poco di che sorridere facendo la conta tra i difensori a disposizione. Assenti Talamonti e Manfredini, in forte dubbio Capelli, contro il Torino l'unico a rientrare in gruppo, dopo l'espulsione con la Reggina, sarà Cristian Raimondi.

«L'espulsione - esordisce il calciatore nato a Bergamo - è stata ingiusta perché anche in occasione del primo fallo non avevo toccato l'avversario. Sul secondo giallo mi sono fermato prima. Mi è dispiaciuto aver lasciato i compagni in dieci, ma ormai tutto è passato. Ora arriva il Torino, che a livello di organico reputo molto vicino a noi. Sono una squadra fatta per cercare di salire. Sarà una partita difficile, dato che hanno giocatori in grado di fare la differenza, ma noi siamo consapevoli della nostra forza. Più passano le giornate e più facciamo meglio».

Tra i calciatori granata quello che fa sicuramente più paura al terzino bergamasco è l'attaccante Alessandro Sgrigna, suo ex compagno con la maglia del Vicenza. «Sgrigna è uno degli attaccanti migliori della Serie B. Potrebbe arrivare dalle mie parti perché si allarga molto sulla sinistra. E' un giocatore che preferisce il dribbling e la fase offensiva. Dovremo stare attenti per 90 minuti e non lasciare nelle sue mani la prima mossa perché con un dribbling ti può sempre saltare».

Domenica 10 ottobre al Comunale potremo vedere una partita diversa rispetto a quelle con Frosinone e Reggina, con un avversario interessato a non giocare solo in difesa. «In teoria potrebbe essere più facile perché gli avversari non verranno a Bergamo per fare le barricate. Dovrebbero aprirsi ed essere più pericolosi in avanti: lo spero perché ne guadagnerebbe lo spettacolo, sempre che l'Atalanta vinca. In casa ci teniamo a migliorare per il nostro pubblico, anche se incontriamo squadre che si chiudono: spero davvero che con il Torino non sia così».

Nella scorsa partita Raimondi ha dovuto assistere alla prestazione dei suoi compagni dalla tribuna, cosa mai troppo facile per un giocatore. «In tribuna si soffre tanto. Contro il Sassuolo non c'è stata partita, soprattutto nel primo tempo. Non posso dire che sia stata la migliore Atalanta: già in altre occasioni abbiamo fatto vedere grossi miglioramenti. Nel calcio una vittoria è in grado di cambiare umori e giudizi. Anche contro il Siena abbiamo giocato bene: se fai gol le cose cambiano».

Tra i difensori Raimondi è l'ultimo arrivato in ordine di tempo, ma il suo ambientamento dal giorno del suo ritorno a Zingonia procede a meraviglia. «Personalmente - afferma il giocatore brembano - sono soddisfatto di quello che sto facendo, ma so che posso dare molto di più in tante cose: nelle fasi di gioco, nell'aggressività, nella spinta. Nei due moduli provati mi sono trovato bene. Diventa poi una questione di meccanismi con il giocatore che ti trovi davanti. Per uno come me, a cui piace spingere, è necessario trovare la giusta sintonia con i compagni di reparto. Troest? Il suo segreto sta nell'allenamento. Vedere come si allena ti fa capire perché sia così pronto: è il primo ad arrivare ed è un grande professionista».

Dopo il Torino la squadra di Colantuono affronterà nel giro di sette giorni il Novara in trasferta e l'Ascoli in casa. Al termine di questo trittico di ferro sarà possibile fare un primo bilancio della stagione. «Affrontando bene tre partite in una settimana –conclude Raimondi - possiamo avere uno slancio in classifica. Preferisco vivere alla giornata e guardare una partita alla volta: il campionato è lungo ed è facile salire o scendere in graduatoria. Sulla carta potremmo vincere con chiunque: ci sono nove punti in palio, la speranza è di vincerle tutte. Può essere una settimana molto importante, ma non fondamentale. Dopo sarà possibile fare un bilancio, ma nulla di definitivo, anche in caso di tre vittorie consecutive».

Simone Masper

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